Come di consueto, il gruppo di anziani italiani dei quartieri orientali di Sydney si è riunito il secondo martedì del mese presso il Senior Citizen Centre di Maroubra per partecipare alle attività sociali organizzate dall’Ethnic Community Service Co-Operative di Marrickville. 
Durante questa riunione, che ha visto la partecipazione di numerosi anziani, si sono susseguite diverse partite di bingo e divertenti esibizioni al karaoke, scaldando i cuori di tutti i presenti. Ma il momento clou dell’incontro è stato l’intervento dell’ospite del giorno, Corinne Dosoruth, una consulente con una lunga esperienza alle spalle, nonché insegnante di yoga e meditazione.

Dosoruth ha condiviso con il gruppo di anziani italiani il progetto intitolato “You Are Not Alone”. Questo progetto mette in luce come la manifestazione del dolore causato dalla perdita di una persona cara possa avere un impatto sia negativo che positivo sulla salute mentale. Ha evidenziato che non esiste un modo unico o specifico di affrontare il lutto, ma che trattenere i sentimenti può danneggiare non solo la salute mentale, ma anche quella fisica.

La consulente ha sottolineato l’importanza di non vergognarsi di esprimere i propri sentimenti riguardo alla morte di una persona amata. È perfettamente normale piangere e, allo stesso tempo, sorridere o persino ridere quando si ricorda una persona cara e tutti i momenti felici passati insieme.

Dosoruth ha poi evidenziato quanto sia fondamentale accettare la realtà della perdita di una persona cara, anche se può essere estremamente doloroso. Ha enfatizzato che condividere il proprio dolore con gli altri è un passo essenziale per poter ritornare a una vita quotidiana normale. Ha anche incoraggiato a non rifiutare l’offerta di aiuto da parte di amici o amiche, come ad esempio preparare un pasto in un momento così difficile.

Inoltre, ha condiviso alcune strategie per affrontare il dolore, tra cui la consapevolezza del respiro, passeggiate nella natura per riflettere sulla bellezza del creato, partecipazione a lezioni di yoga e tai chi e il mantenimento di un’adeguata idratazione con almeno due litri e mezzo d’acqua al giorno.

Durante l’intervento, Dosoruth ha aperto la discussione, chiedendo se qualcuno tra gli anziani presenti desiderava condividere la propria esperienza su come hanno affrontato la morte di un famigliare. Delfina Del Vecchio edAngela Iacoviello hanno colto l’occasione e hanno parlato della loro esperienza. Delfina ha raccontato la sua lotta nel cercare di accettare la perdita di suo marito. Nonostante la sua assenza fisica, continuava a sentirsi in connessione con lui, spesso parlandogli. Ha rivelato che ha iniziato a guarire quando ha iniziato a condividere le memorie e i momenti felici trascorsi insieme con amici e conoscenti. Ha sottolineato che trattenere il dolore non porta a nulla di buono e che il confronto con il dolore è un passo cruciale verso la guarigione.

Angela ha raccontato quanto sia stato difficile per lei accettare la perdita di uno dei suoi figli molti anni fa. Tuttavia, ha affrontato il suo dolore decidendo di mettersi a disposizione delle persone bisognose. Aiutare gli altri è diventato il suo modo per tornare alla vita sociale, e ancora oggi, visita i malati nelle loro case e presta ascolto a chi si sente solo. Contribuisce attivamente alle attività sociali del gruppo di anziani italiani dei quartieri orientali di Sydney e della sua parrocchia, dimostrando che l’aiuto agli altri può portare beneficio sia a chi lo riceve che a chi lo offre.

Questa riunione mensile del gruppo di anziani non è stata solo un’occasione per il divertimento e il relax, ma anche un momento prezioso per riflettere sull’importanza di affrontare il dolore e la perdita in un ambiente di sostegno e comprensione. Le storie di Delfina e Angela hanno ispirato tutti i presenti a non trattenere il proprio dolore, ma piuttosto a condividerlo e a cercare il sostegno della comunità, dimostrando che la condivisione del dolore è un passo fondamentale verso il ritorno alla vita normale e soprattutto al proprio benessere mentale.