MILANO - Regione Lombardia e Cantone Ticino sono tornate, dopo oltre cinque anni, a confrontarsi con le rispettive Assemblee legislative. Il primo appuntamento un bilaterale a Palazzo Lombardia cui hanno preso parte il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, l’assessore regionale ai Rapporti con la Confederazione elvetica, Massimo Sertori, e il presidente del Gran Consiglio della Repubblica e del Cantone Ticino, Michele Guerra. 

“Con gli amici del Cantone Ticino abbiamo certamente un confine geografico che ci separa ma, allo stesso tempo abbiamo tantissime cose in comune. Nell’incontro abbiamo quindi approfondito questi aspetti che ci uniscono a partire dalla circolazione dei nostri tantissimi frontalieri per i quali stiamo cercando di potenziare le vie di accesso al Ticino”, ha sottolineato Attilio Fontana.  

“Nell’incontro abbiamo affrontato i temi della programmazione Interreg (programma del Fondo europeo per la cooperazione tra regioni dell'Unione europea. Ndr) entrata in una nuova fase, e che, da tempo, fanno dialogare le popolazioni, le realtà, associative ed economiche, al di qua e al di là delle Alpi, quindi anche Lombardia e Cantone Ticino. Proprio per questo vogliamo dare corpo e attuazione a collaborazioni e progetti sempre più sinergici tra Regione Lombardia e Cantone Ticino per agevolare la crescita reciproca”, ha concluso Fontana. 

Piena sintonia con il pensiero di Fontana da parte del presidente del Gran Consiglio della Repubblica e del Cantone Ticino. “Siamo vicini di casa, e ognuno di noi tutela gli interessi dei propri cittadini, noi di quelli ticinesi, il presidente Fontana di quelli lombardi. Siamo tuttavia consapevoli che gli interessi dei ticinesi e dei lombardi spesso, molto spesso, coincidono. E, su questi temi, siamo chiamati a un lavoro comune”, ha affermato Guerra.  

“Siamo attesi dal lavoro per la mobilità transfrontaliera regionale come previsto con dall’accordo che programma opere e infrastrutture nelle aree di confine fino al 2035. Non dimentichiamo neppure il comune interesse a potenziare il servizio lacuale, oltre l’uso turistico, per farne anche un servizio per i frontalieri e il mondo economico”, ha proseguito. 

“Siamo uniti anche nella programmazione di Interreg che aiutano Ticino e Lombardia a tenere vive e a riscoprire le tante cose comuni che annullano il confine alpino con la messa a terra di idee e progetti che trovano attuazione sia in Ticino che in Lombardia”, ha concluso Guerra.