NUOVA DELHI - È iniziato al Palazzo Hyderabad, sede del governo di Nuova Delhi, l’incontro ufficiale tra il presidente russo Vladimir Putin e il primo ministro indiano Narendra Modi. L’attuale vertice segue il faccia a faccia informale di ieri, durato circa due ore e mezza, che, secondo i media russi, si è svolto in “un’atmosfera amichevole” e ha permesso di “affrontare un gran numero di argomenti di comune interesse.” 

La visita ufficiale è stata inaugurata da una cerimonia di benvenuto al palazzo presidenziale, dove Putin è stato accolto da Modi e dal presidente indiano Droupadi Murmu. 

A seguire, Putin ha reso omaggio a Mahatma Gandhi visitando il memoriale di Rajghat. In un ricordo lasciato nel libro dei visitatori, ha descritto Gandhi come “uno dei fondatori dello Stato indiano, il grande filosofo e umanista”, le cui riflessioni “hanno sostanzialmente anticipato il nuovo ordine mondiale multipolare più giusto che sta attualmente prendendo forma”. Putin ha sottolineato che sono proprio questi principi – uguaglianza, rispetto reciproco e cooperazione – che Russia e India stanno “difendendo insieme sulla scena internazionale oggi”. 

I leader sono ora impegnati nei colloqui ufficiali, prima in formato ristretto e poi allargati alle delegazioni. Il primo ministro indiano ha subito enfatizzato la rilevanza dell’evento. “Sono fiducioso che il nostro vertice avrà un certo successo e la vostra visita odierna ha un significato davvero storico”, ha detto rivolgendosi a Putin. 

Modi ha auspicato che l’incontro dia un “nuovo impulso alla nostra cooperazione economica”, definendo lo sviluppo dei legami russo-indiani come “un buon esempio per altre relazioni”. 

Il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov ha confermato l’importanza del summit, precedentemente pianificato, affermando che in questi contatti “vengono discusse le questioni più pressanti, sensibili e importanti delle relazioni bilaterali e della situazione internazionale”, e che è qui che “si fa politica”.