WASHINGTON - “Il presidente Trump è stato chiarissimo: non è accettabile che l’India continui a finanziare questa guerra comprando petrolio russo”, ha dichiarato Miller ospite di Fox News.

Secondo Miller, India e Cina sono praticamente alla pari per quanto riguarda l’importazione di greggio russo, un dato definito “sconcertante”.

Nonostante le pressioni di Washington, fonti del governo indiano hanno dichiarato a Reuters che Nuova Delhi continuerà ad acquistare petrolio russo. Nessun commento ufficiale è arrivato dall’ambasciata indiana a Washington.

Nel frattempo, è entrata in vigore una tariffa del 25% su una serie di prodotti indiani a causa degli acquisti di energia e armamenti dalla Russia. Trump ha anche minacciato dazi del 100% su importazioni da Paesi che continueranno a commerciare con Mosca, a meno che non venga raggiunto un accordo di pace.

Miller ha comunque sottolineato il buon rapporto personale che intercorre tra Trump e il premier indiano Narendra Modi.

Intanto, l’India ha respinto la proposta degli Stati Uniti di acquistare i caccia stealth F-35, infliggendo un colpo ai rapporti di difesa bilaterali proprio mentre il presidente Donald Trump annunciava nuovi dazi doganali e criticava pubblicamente i legami stretti tra Nuova Delhi e Mosca.

Nonostante la sua storica dipendenza dagli armamenti russi, l’India è finora riuscita a evitare le sanzioni previste dal Countering America’s Adversaries Through Sanctions Act (CAATSA). Washington ha costantemente concesso deroghe a Nuova Delhi, riconoscendone il ruolo strategico nel contenimento dell’influenza cinese nella regione indo-pacifica.

Questo delicato equilibrio aveva permesso all’India di rafforzare la cooperazione militare con gli Stati Uniti senza recidere i legami con la Russia.