CANBERRA - Secondo l’Australian Bureau of Statistics (ABS), si tratta del livello più basso dell’indice mensile dei prezzi al consumo (CPI) da ottobre 2024.
A maggio, l’indice “trimmed mean”, che misura l’inflazione di fondo escludendo le variazioni più estreme, è sceso al 2,4%, dal 2,8% del mese precedente, toccando il valore più basso dal novembre 2021.
Prima della pubblicazione dei dati, le aspettative di mercato indicavano una probabilità dell’81% di un taglio dei tassi d’interesse a luglio. Dopo gli aggiornamenti pubblicati oggi, che vedono il tasso d’inflazione scendere più del previsto, questa probabilità è salita all’88%. La prossima riunione della Reserve Bank of Australia è prevista tra meno di due settimane.
I generi alimentari e le bevande analcoliche sono stati i principali fattori di crescita del CPI, ma la loro ascesa annua si è ridotta al 2,9%, rispetto al 3,1% di aprile.
Prezzi di frutta e verdura in calo: +2,8% su base annua rispetto al +6,1% del mese precedente. In particolare, i prezzi della frutta sono scesi del 2,7% a maggio, con ribassi per mandarini, arance, avocado e mele.
I costi energetici hanno continuato a trarre beneficio dai rimborsi governativi, con le tariffe dell’elettricità in calo del 5,9% su base annua (rispetto al -6,5% di aprile).
Michelle Marquardt dell’ABS ha osservato che, senza i sussidi dei governi statale e federale, i prezzi dell’elettricità sarebbero aumentati del 2% nell’arco di 12 mesi conclusosi a maggio.