MELBOURNE – Uno dei leader della comunità cinese del Victoria, Duong Di Sanh, conosciuto anche come Sunny Duong, è la prima persona arrestata in base alla nuova legge sulle interferenze politiche da parte di un Paese straniero.
L’arresto del 65enne, un ex candidato del Partito liberale, da parte della polizia federale, mentre le relazioni tra Canberra e Pechino sono sempre più tese dopo che le autorità cinesi hanno minacciato di imporre tasse proibitive sulle esportazioni dall’Australia (articolo a pag 11, ndr).
Duong, membro del consiglio direttivo del ‘Consiglio cinese per la promozione della riunificazione pacifica’ (del quale faceva parte anche Huang Xiangmo, al quale è stato vietato l’accesso in Australia, ndr), accusato di aver preparato un piano per influenzare decisioni politiche in Australia se riconosciuto colpevole, rischia fino a 10 anni di carcere.
Il leader comunitario è stato candidato liberale per il seggio statale di Richmond, nel 1996, e molte fonti hanno confermato che è vicino ad ambienti liberali da decenni.
Presidente della Federazione Oceania delle Organizzazioni cinesi, un gruppo globale di rappresentanza dei cinesi in Vietnam, Cambogia, Laos e Australia, e vicepresidente del Museo della storia cinese australiana di Melbourne, Sunny Duong, che è stato fotografato assieme al ministro dell’Immigrazione facente funzioni Alan Tudge mentre presentava un assegno da $37.000 all’ospedale Royal Melbourne, per la ricerca sul coronavirus, avrebbe forti legami con il ‘Dipartimento del lavoro fronte unito’, il braccio internazionale del governo cinese.
“Sono il presidente della Federazione Oceania – aveva dichiarato Duong, in occasione della presentazione dell’assegno -; la nostra organizzazione, si occupa regolarmente di raccolte di fondi per beneficenza, e lo scorso gennaio abbiamo donato $200.000 all’appello per le vittime degli incendi boschivi”.
Dopo essere comparso, giovedì pomeriggio, presso la Corte dei magistrati di Melbourne, Duong è stato rilasciato su versamento di cauzione e dovrà rimanere domiciliato nella sua residenza di Surrey Hills. La prossima udienza è stata fissata per marzo del prossimo anno.
Dopo un anno di indagini da parte della Polizia federale e l’agenzia di intelligence Asio, il 16 ottobre scorso agenti hanno compiuto perquisizioni in vari indirizzi di Melbourne, incluso quello di Duong a Surrey Hills.
Il vicecommissario capo della Polizia federale, Ian McCartney, ha detto che gli inquirenti hanno deciso di prendere una misura preventiva arrestando Duong in base alla legge sulle interferenze politiche, varata nel 2018, prima che potesse agire: “Le interferenze politiche, che vanno oltre alle influenze diplomatiche, sono contro gli interessi nazionali australiani”, ha detto.
Lo scorso giugno, agenti della Polizia federale e dell’Asio hanno effettuato perquisizioni nella residenza e nell’ufficio parlamentare dell’esponente laburista, Shaoquett Moselmane, rappresentante della Camera alta del NSW, nell’ambito di indagini sulle interferenze politiche del suo dipendente, John Zhang, che ha negato ogni irregolarità presentando ricorso contro la validità delle indagini a suo carico, presso l’Alta corte.
Le autorità australiane hanno recentemente revocato il visto a due accademici cinesi e perquisito le residenze di quattro giornalisti cinesi.