WASHINGTON - Secondo un funzionario americano che ha parlato mercoledì in condizione di anonimato, il missile sperimentale Oreshnik è visto dai funzionari statunitensi più come un tentativo di intimidazione che come un punto di svolta sul campo di battaglia in Ucraina. 

Questo nuovo elemento entra in gioco nel momento in cui entrambe le parti si adoperano per ottenere un vantaggio sul campo di battaglia nella guerra di quasi tre anni, alla quale il presidente eletto Donald Trump ha promesso di porre fine, e pochi giorni dopo che gli Stati Uniti hanno promesso quasi 1 miliardo di dollari in nuovi aiuti per la sicurezza all’Ucraina.

Altri alleati occidentali hanno suggerito che i negoziati per porre fine alla guerra potrebbero iniziare quest’inverno.

Secondo il funzionario, la Russia ha solo una manciata di missili Oreshnik dotati di una testata più piccola rispetto agli altri missili che la Russia lancia regolarmente contro gli obietivi militari in Ucraina.

La Russia aveva fatto uso per la prima volta dell’arma in un attacco missilistico il 21 novembre contro la città ucraina di Dnipro. Il video dell’impatto ripreso dalle telecamere di sorveglianza mostrava enormi palle di fuoco che perforavano l’oscurità e si schiantavano al suolo a una velocità straordinaria. 

A poche ore dall’attacco alla struttura militare, il presidente russo Vladimir Putin ha fatto il raro passo di parlare alla televisione nazionale lanciando l‘avvertimento che il suo prossimo utilizzo potrebbe essere contro gli alleati NATO dell’Ucraina che hanno permesso a Kiev di usare i loro missili a lungo raggio per colpire il territorio russo.

Il lancio era avvenuto due giorni dopo che Putin aveva firmato una versione rivista della dottrina nucleare russa che abbassava la soglia per l’uso delle armi nucleari. La dottrina consente una potenziale risposta nucleare da parte di Mosca anche ad un attacco convenzionale alla Russia da parte di qualsiasi nazione sostenuta da una potenza nucleare.

Il ricorso allo Oreshnik era stato fatto subito dopo che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden avva accettato di allentare le restrizioni sull’uso da parte dell’Ucraina di armi a lungo raggio di fabbricazione americana (ATACMS) per colpire più in profondità nel territorio russo, e solo un giorno dopo che gli Stati Uniti avevano dichiarato che avrebbero fornito all’Ucraina mine antiuomo per aiutarla a rallentare l’avanzata russa.