ADELIADE - Cosa è successo nel 2019 in South Australia nel settore dell’aerospaziale e cosa ci riserva il 2020? Lo abbiamo chiesto a Nicola Sasanelli, direttore responsabile per la comunicazione e la divulgazione scientifica presso il Cooperative Research Centre for Smart Satellite Technologies and Analytics (SmartSat CRC), un consorzio per la ricerca nel settore spaziale. 
“[Per quanto riguarda il 2019], il fatto clou è stato proprio l’approvazione del nostro centro di ricerca. In particolare, quest’anno sono stati assegnati al settore spazio 55 milioni di dollari da parte del governo e altrettanti raccolti dal consorzio, attraverso varie aziende come BAE, Novasystem, Leonardo, Airbus, Inovor, Sitael e tante altre. Abbiamo condiviso un’esigenza comune, quella di stimolare l’industria spaziale in Australia – spiega Nicola Sasanelli –, con il South Australia che fa da collettore e che porterà molti progetti ad Adelaide”. 
Per i prossimi sette anni, ci riferisce Sasanelli, sono stati approvati 245 milioni di dollari per la commercializzazione dei risultati di ricerca, grazie anche a ben diciotto università che fanno parte del consorzio e alle tante aziende “che hanno creduto nella sfida”. 
Il 2019 quindi è stato un anno straordinario per lo sviluppo dell’economia spaziale australiana e in particolare per il South Australia, che negli ultimi cinque anni ha sicuramente dimostrato di avere un atteggiamento leader nel settore. Oltre all’approvazione di SmartSat CRC, il 2019 ha segnato l’apertura dell’ufficio dell’Agenzia spaziale al Lot 14, che verrà ufficialmente inaugurato nei primi mesi dell’anno. 
Riguardo ai progetti? “Tutto ciò che ruota attorno al lancio di satelliti nello spazio, per i più svariati scopi”, rivela Sasanelli, che prosegue: “L’industria è molto vivace, con persone straordinarie e altamente qualificate, che hanno speso tutta la loro vita nel settore della ricerca e che hanno deciso di investire in Australia, come Flavia Nardini ad Adelaide, e più di recente Guglielmo Aglietti, un milanese che viene dall’Inghilterra. C’è decisamente un tocco di italianità in Australia nel nostro settore”. 
E non è finita qui: il 20 di febbraio si terrà ad Adelaide il nono Australian Space Forum: lo scorso anno, a settembre, ha contato circa 900 presenze, mentre per quella di febbraio verranno superati i 1.000 partecipanti. Potenti i nomi dei relatori che si leggono nel programma, primo fra tutti Giorgio Saccoccia, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana. 
Il forum sarà suddiviso in quattro parti: sulle politiche di sviluppo economico del settore, ricerca e sviluppo, educazione, con tutti i programmi STEM per attirare giovani a studiare materie legate allo spazio e accessibilità. Per ricerca applicata si intendono i più svariati settori: difesa, agricoltura, minerario, comunicazioni, trasporti e logistica. 
Sorge spontanea la domanda: si può fare qualcosa nella prevenzione degli incendi? “Non nella prevenzione – spiega Sasanelli –, ma sicuramente nell’allertare rapidamente chi di competenza, per ridurre i tempi di intervento”. Nei prossimi cinque-sette anni Sasanelli auspisca che il South Australia possa diventare il distretto spaziale australiano, con maggiori risorse federali, maggiori domande da parte degli utenti finali sull’uso delle tecnologie spaziali e ulteriore sostegno dal sistema industriale. Il merito di tutto questo, secondo Sasanelli, sarà da attribuire in maniera bipartisan, sia alla precedente maggioranza laburista, con Jay Weatherill, sia all’attuale liberale, capeggiata da Steven Marshall. 
Va a entrambi i governi, infatti, il merito della designazione della sede spaziale australiana proprio ad Adelaide, il risultato di un lavoro precedentemente impostato e dedicato alle start-up, allo sviluppo dello STEM, ai forum, alle possibili stategie. “Tutti elementi che hanno creato un ecosistema sinergico – aggiunge –. Si pensi ai 73 Phd che stiamo sponsorizzando, studenti che se poi vorranno diventare impresa verranno inseriti in un incubator e poi in accelleratori, con tutto il mentoring necessario”. Non ci resta che attendere il 20 febbraio per avere tutti gli aggiornamenti da Adelaide. 
A Sydney invece, il 13 di febbraio, si terrà un altro forum – l’Industrial R&D in Space and Market Leaders –, un evento bilaterale Australia-Italia, organizzato da SCRC di concerto con l’Ambasciata, la Camera di Commercio e l’Italian Trade Agency ANZ, con l’obiettivo di creare le premesse per la firma di progetti di collaborazione tra Italia e Australia. Il presidente Saccoccia presenzierà anche a Sydney. Febbraio sarà quindi un mese molto importante per lo sviluppo economico dell’attività spaziale. 
                                     EMMA LUXARDO