Tanto teatro che ritiene “un banco di prova immancabile” nella carriera di un attore “per superare i propri limiti”. Molti film diretti da Ferzan Ozpetek (“Un giorno perfetto”, “Mine vaganti”, “Magnifica presenza”) e poi tanti altri ruoli al cinema che ne hanno dimostrato la bravura e l’ecletticità. Ma Bianca Nappi è anche uno dei volti più amati della televisione, specie grazie alla serie “Le indagini di Lolita Lobosco”, per la regia di Luca Miniero, in cui interpreta la pm Marietta, amica del cuore della protagonista Luisa Ranieri. E poi grazie al ruolo di Rossana, indimenticabile infermiera del turno di notte, autoritaria ma a modo suo empatica, della serie “Tutto chiede salvezza”, tratta dal romanzo di Daniele Mencarelli, senza dimenticare “Sirene” di Ivan Cotroneo e “Vivi e lascia vivere” con la regia di Pappi Corsicato.
Nei prossimi mesi Bianca Nappi, classe 1980, di origine napoletana ma nata e cresciuta a Trani, sarà protagonista di alcune delle più attese serie della stagione: a cominciare da “Per Elisa-Il caso Claps” che porterà sugli schermi la terribile vicenda della 17enne uccisa nel 1993 a Potenza da Danilo Restivo (e il cui corpo fu trovato quasi 20 anni dopo) fino a “Il metodo Fenoglio” con Alessio Boni, sempre sulla Rai in autunno, tratto dai romanzi della serie de “Il maresciallo Fenoglio” di Gianrico Carofiglio, tutti trasmessi anche in Australia attraverso la piattaforma televisiva Il Globo Tv.
“Sono stata molto contenta di partecipare al progetto su Elisa Claps - dice Nappi - perché ha i nomi e cognomi di tutti i reali protagonisti di questa storia atrocemente vera e ne racconta la sofferenza. Il caso di Elisa l’ho seguito da sempre, eravamo quasi coetanee e quando scomparve ne fui davvero molto colpita, anche perché era a Potenza, piuttosto vicino alla Puglia dove sono cresciuta. Io interpreto il magistrato Felicia Genovese, personaggio importante e chiave della vicenda, anche controverso”. E aggiunge: “È una storia potente, anche perché racchiude mille storie diverse: è un caso di ingiustizia, una vicenda della lentezza italiana, di misunderstanding e malintesi, è la storia del dolore di una famiglia. Era importante raccontarla, per me è stato un onore nella memoria di questa giovane che purtroppo abbiamo conosciuto solo fotograficamente”.
Quanto alla serie sul maresciallo Fenoglio, Bianca Nappi spiega: “Siamo sempre a Bari ma è una Bari noir, molto diversa da quella di Lolita che è gioiosa e molto intrigante, seppur con i delitti. Al centro c’è la nascita di una certa cultura mafiosa barese, un racconto mediato dalla letteratura, ma molto realistico. E io stavolta sono dalla parte dei cattivi. Una serie davvero interessante che penso potrà piacere molto al pubblico”. Tra pochi giorni, poi, l’attrice tornerà sul set della seconda serie di “Tutto chiede salvezza” (“non posso dire nulla se non che sarà una evoluzione un po’ per tutti i personaggi”).
A settembre poi ripartono anche le riprese per Lolita 3: “È una bella avventura, mi piace sempre molto, anche se è molto impegnativa perché mi rendo conto quotidianamente di quanto la gente lo abbia visto, apprezzato e ce lo abbia negli occhi. È una serie che mi dà gioia, con un bellissima regia, un cast di livello e molto affiatato, un’ottima sceneggiatura, bellissimi costumi, è un ottimo prodotto che è bello che sia sulla tv pubblica. Del resto la gran parte di quelli che fanno il mio lavoro vuole arrivare a più persone possibile e io amo questo grande pubblico che mi ferma per chiedermi quando arriverà la prossima stagione. E - conclude - il personaggio di Marietta non solo è molto divertente da interpretare, ma piace alla gente perché porta una ventata di leggerezza e di allegria di cui abbiamo davvero tanto bisogno”.
Ma Nappi è un vero vulcano: sarà anche in una nuova serie di Cotroneo, in un un film ancora “segreto” dove sul set c’erano anche degli animali (i cani sono la sua grande passione) e infine rivela un ruolo che le piacerebbe interpretare: “Un personaggio religioso”.