BUENOS AIRES - Quattro squadre di vigili del fuoco della città di Buenos Aires sono intervenuti insieme alle squadre di emergenza presso le strutture di Iron Mountain - l’azienda che custodisce informazione e documenti - dove dalle 14:00 ore argentine è scoppiato un incendio.
Le fiamme hanno preso il via in Jovellanos al 1300, nel quartiere di Barracas, e hanno raggiunto documenti e altri materiali che erano custoditi in quella parte della struttura. Inoltre, hanno provocato una densa nuvola di fumo che ha allertato gli abitanti dei dintorni.
“Il fuoco è penetrato attraverso il tetto e il montante del deposito, in una ampia estensione e in modo irregolare”, hanno spiegato all’agenzia Telam fonti della polizia, che hanno aggiunto che, siccome esiste rischio di crollo, tutte le persone che erano all’interno dell’edificio sono state fatte evacuare. Inoltre, hanno spiegato che “attraverso i droni posizionati si vede che l’incendio è penetrato nell’intero tetto” e che la parte anteriore e centrale del tetto “ha parzialmente ceduto”.
Al momento non si sono ancora potute stabilire le cause dell’incendio, a causa della quantità di fumo generato dal materiale incenerito, che tra l’altro ha contribuito a rendere complesso lo spegnimento delle fiamme, che ha richiesto ben due ore di intervento dei vigili del fuoco.
Nella stessa struttura, quasi dieci anni fa, il 5 febbraio 2014 è accaduta una tragedia in cui sono morte 10 persone, ricordate come gli eroi di Iron Mountain. Si è trattato di due membri della Protezione Civile e otto vigili del fuoco, che hanno perso la vita a causa del crollo di un muro, mentre cercavano di domare un incendio.
In quella situazione si è sospettato che l’incendio avesse origine dolosa, con il presunto obiettivo di far sparire la documentazione. La Giustizia argentina sta ancora indagando sul caso. Il 12 aprile la giudice Fabiana Palmaghini ha rinviato a processo 18 imputati in attesa di giudizio.