TEL AVIV - La tregua tra Israele e Hamas ieri si è chiusa drammaticamente dopo due mesi nella notte tra lunedì e martedì, quando i caccia dell’Idf (Forze di difesa israeliane) hanno ripreso a bombardare intensamente Gaza. Le autorità della Striscia hanno riferito che almeno 400 persone sono state uccise dalle ondate di attacchi, di cui - secondo l’Unicef - 130 bambini. Il premier israeliano Benyamin Netanyahu e il ministro della Difesa Israel Katz in una nota congiunta alle due del mattino hanno annunciato di avere “dato ordine all’esercito di agire con forza contro Hamas, dopo che si è rifiutato di liberare gli ostaggi e ha respinto tutte le proposte dell’inviato Usa Steve Witkoff e dei mediatori”.
L’emittente araba Al Jazeera afferma che almeno 14 persone sono morte in attacchi israeliani che hanno colpito stamattina Khan Yunis e Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Il ministero della Sanità di Gaza gestito da Hamas ha annunciato che uno dei membri del personale straniero che lavorava per le organizzazioni delle Nazioni Unite è stato ucciso e altri quattro sono rimasti feriti in seguito al bombardamento israeliano della loro sede nel governatorato centrale di Deir al-Balah. L’operatore è deceduto all’arrivo all’ospedale dei martiri di Al-Aqsa, si legge in un comunicato pubblicato su Telegram.
Il direttore esecutivo dell’Ufficio delle Nazioni Unite per i servizi ed i progetti (Unops) Jorge Moreira da Silva ha confermato, ai cronisti a Bruxelles, la morte del funzionario internazionale dell’ufficio locale dell’Unops a Gaza e il grave ferimento di almeno altri quattro operatori nella loro sede nel governatorato centrale di Deir al-Balah. Fonti delle Nazioni Unite, citate dalla France Presse, hanno affermato che c’è una seconda vittima nello staff. Non è chiara la natura dall’attacco che, è stato sottolineato, proveniva comunque dalle forze israeliane.
In un video rivolto alla popolazione di Gaza, il ministro della Difesa Israel Katz ha avvertito che “l’evacuazione della popolazione dalle zone di battaglia ricomincerà presto. Se tutti gli ostaggi israeliani non saranno rilasciati e Hamas non sarà espulso da Gaza, Israele agirà con forze che non avete ancora conosciuto. Accettate il consiglio del presidente Usa, restituite gli ostaggi, rimuovete Hamas e vi si apriranno altre possibilità, tra cui la partenza per altri luoghi del mondo per chi lo desidera”, ha detto.
“Residenti di Gaza, questo è un ultimo avvertimento”: sono state le parole di ammonimento del ministro della Difesa israeliano, Israel Katz. “Gli attacchi dell’aeronautica contro i terroristi di Hamas sono stati solo il primo passo. Diventerà molto più difficile e ne pagherete il prezzo. L’evacuazione della popolazione dalle zone di combattimento ricomincerà presto. Se tutti gli israeliani rapiti non verranno rilasciati e Hamas non verrà costretto a lasciare la Striscia di Gaza, Israele agirà con una forza che non hai ancora visto”, ha detto Katz nel videomessaggio pubblicato su X e riportato dal Times of Israel.
Intanto, oggi a Gerusalemme, i manifestanti si sono scontrati con la polizia mentre cercavano di superare le barriere per raggiungere la residenza privata del primo ministro Benyamin Netanyahu, come riferiscono i media israeliani. Sono migliaia le persone che stanno protestando contro la decisione del governo di rimuovere il capo dello Shin Bet Ronen Bar oltre a chiedere un accordo per il rilascio degli ostaggi, e la fine dei combattimenti a Gaza. Le immagini mostrano agenti di polizia che cercano di arginare i manifestanti mentre la folla tenta di sfondare le barriere.