TEL AVIV - “Ho deciso di presentare al governo una proposta di risoluzione per la conclusione dell’incarico del capo dello Shin Bet (l’agenzia di intelligence israeliana, ndr), Ronen Bar, a causa di una persistente mancanza di fiducia”, ha dichiarato il primo ministro Benyamin Netanyahu.
“Israele è nel mezzo di una guerra esistenziale su sette fronti. In ogni momento, ma soprattutto in un conflitto di questa portata, deve esserci piena fiducia tra il primo ministro e il capo dello Shin Bet. Purtroppo, la realtà è l’opposto: non ho fiducia in lui, una sfiducia che è cresciuta nel tempo. Per questo motivo, ho deciso di portare al governo questa settimana una proposta per la sua rimozione”, ha spiegato Netanyahu.
Dopo l’annuncio del primo ministro Netanyahu di licenziare Ronen Bar, circa 60 leader dei movimenti di protesta si sono riuniti per pianificare una risposta. Il leader dell’opposizione israeliana Yair Lapid ha dichiarato, dopo un incontro dei capi dei partiti di opposizione, che è stata presa la decisione di presentare un ricorso all’Alta Corte di giustizia contro il licenziamento del direttore dello Shin Bet, Ronen Bar. Lapid ha affermato che i partiti stanno “coordinando le mosse per fermare questo atto sconsiderato”.
Inoltre, è stata decisa una grande manifestazione mercoledì 19 marzo davanti all’ufficio del primo ministro a Gerusalemme, con l’obiettivo di rimanere sul posto fino alla revoca della decisione.
Parallelamente, il presidente dell’Università di Tel Aviv e diversi dirigenti accademici hanno annunciato scioperi in segno di protesta. Il direttore del “Gymnasia Herzliya”, liceo storico di Tel Aviv, Zeev Degani, ha dichiarato che gli studenti parteciperanno alla manifestazione invece di recarsi a lezione. Il ministro dell’Istruzione, Yoav Kisch, ha condannato questa decisione, minacciando di interrompere i finanziamenti alla scuola e definendo la mossa “una grave violazione della legge sull’istruzione obbligatoria”.