ROMA - Il pacchetto con il piano finale dell'alleanza Ita-Lufthansa, a quanto si apprende da fonti europee, non è stato consegnato a Bruxelles come invece era previsto per ottenere l'ultimo via libera Ue. La causa, confermano le stesse fonti, è lo stop all'accordo arrivato nella notte.  

I documenti erano firmati da entrambe le compagnie e dai vettori concorrenti, EasyJet, Air France e Iag, che fanno parte dell'intesa sugli slot, mentre a mancare sarebbe stata l'ultima firma da parte del Mef. 

“Non possiamo dire nulla se non che siamo in contatto con Lufthansa e il ministero dell'Economia italiano, e che il prossimo passo è l'analisi dell'accordo concordato tra le due parti che ci invieranno”, fa sapere un portavoce della Commissione Europea. 

La richiesta è arrivata all'improvviso e senza avvisaglie. Lufthansa nelle trattative per chiudere il pagamento della seconda tranche di Ita, ha chiesto all'azionista Ministero dell'Economia uno sconto sul prezzo, giustificandolo con il costo di alcuni investimenti fatti dopo l'accordo del 2023.  

Il Ministero dell'Economia avrebbe però considerato la richiesta non accettabile per diverse ragioni, e sarebbe questo, secondo quanto si apprende da alcune fonti, la ragione del blocco. La prima è che tutti gli investimenti fatti in questo periodo di transizione erano stati decisi in pieno accordo con la compagnia tedesca, mentre il secondo è che Ita ha migliorato la propria posizione economica e oggi vale anche di più.