ROMA – Concordare l’acquisto di forniture per la Marina militare argentina. Con questo obiettivo il ministro della Difesa argentino, Luis Petri, si è riunito con il suo omologo italiano, Guido Crosetto, in occasione di un viaggio senza delegazione al seguito.
Attraverso i suoi social network, Petri ha descritto l’incontro come “produttivo” e ha affermato che “segna una pietra miliare nel rafforzamento delle nostre relazioni bilaterali di difesa, evidenziando la cooperazione reciproca in aree strategiche e il sostegno alla nostra candidatura alla Nato”.
Ha aggiunto: “Siamo uniti da una storia comune, dall’impegno per la sicurezza e la pace internazionale e dall’interesse a lavorare insieme per il futuro”.
Secondo la stampa argentina, lo scopo del viaggio è legato a un piano di riequipaggiamento delle forze armate. In questo senso, nei piani di Petri potrebbe esserci la nave da guerra San Giorgio.
Si tratta di una nave “anfibia”, di cui le forze armate argentine non dispongono da anni. Secondo il ministero della Difesa italiano, la nave può realizzare – insieme con elicotteri o mezzi minori in dotazione – lo sbarco di truppe, fornire assistenza logistica e medica (come nel caso di evacuazioni della popolazione in caso di calamità naturali o altre situazioni di emergenza), trasportare personale, mezzi e rifornimenti, sbarcare uomini e mezzi (sia in porti attrezzati sia in aree costiere prive di porti o con attrezzature portuali inadatte all’attracco.
Costruita nel 1985 da Fincantieri, nello stabilimento di Riva Trigoso (Genova), la nave è stata varata il 21 febbraio 1987 e consegnata alla Marina Militare il 9 ottobre dello stesso anno. Nella stessa occasione, l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Napoli ha donato all’unità la Bandiera di Combattimento.
Non è la prima volta che l’Argentina chiede il sostegno dell’industria militare italiana. L’anno scorso, l’allora Ministro della Difesa argentino, Jorge Taiana, visitò lo stabilimento aeronautico di Leonardo e firmò una lettera di intenti per avanzare nell’incorporazione di elicotteri AW 109 per la sorveglianza e il controllo nell’Atlantico meridionale.
La cooperazione tra Argentina e Italia in materia di difesa è iniziata circa 30 anni fa. Nel 1992 è stato firmato a Roma l’Accordo di cooperazione per la difesa, entrato in vigore nel 1997, che stabilisce i principi guida per la cooperazione reciproca nel settore produttivo e per l’acquisizione di capacità relative agli equipaggiamenti di difesa.
Mentre Petri era in viaggio, è sorta una polemica che coinvolge le spese del suo ministero: secondo un’inchiesta del quotidiano El Destape, il ministero della Difesa ha fatto un acquisto milionario di cibo gourmet per l’alto comando militare che comprendeva, tra l’altro, salmone rosa, tagli di carne pregiata, patate noisette, prosciutto e salame. L’acquisto avrebbe un valore di circa 220mila dollari, secondo una gara d’appalto pubblica accessibile attraverso il portale statale Comprar.gob.ar, che riporta tutti gli appalti e gli acquisti dello Stato.
A chiedere conto delle spese è stato il giornalista Jonatan Heguier, durante la conferenza stampa quotidiana tenuta dal portavoce presidenziale Manuel Adorni.