SYDNEY - Il Gruppo dell’Amicizia in Memoria di Enrica Inglese, costituito due anni orsono, nel programmare il concorso letterario annuale, si era posto degli obiettivi ben chiari: stimolare l’interesse di giovani studenti alla lingua e cultura italiana, gratificarli con piccoli premi per l’impegno dimostrato, raggiungere le scuole di tutta l’Australia, possibilmente anche quelle in aree remote.

Con orgoglio e soddisfazione questi obiettivi sono stati raggiunti pienamente. Persino le più ottimistiche aspettative sono state superate non solo per il numero di saggi giunti, ma per la sorprendente qualità e completezza, che hanno reso particolarmente difficile il compito della giuria per la selezione dei vincitori.

Tre le categorie di premi divisi per le classi di frequenza con altrettanti temi. Gli alunni degli Anni 5 e 6 hanno dovuto scrivere delle loro origini, delle tradizioni e dei costumi dei Paesi di provenienza delle famiglie.

Il primo premio è andato ad Alexander Stainwall (St Carlo Borromeo Primary School, Greenvale, Vic.) la cui famiglia proviene dalla Spagna. Costruisce il suo saggio sul sogno di andare a visitare la Penisola iberica, infranto a causa del coronavirus, che non gli ha però impedito di scoprire questo meraviglioso Paese attraverso il mappamondo. Alexander ha preso per mano il lettore e lo ha accompagnato tra le tante attrazioni, il folklore e il cibo spagnolo. 

Il secondo premio è stato assegnato a Eliza Masters (St Carlo Borromeo PS) che ha scritto un piccolo pezzo di letteratura intitolato La pentola del Curry. Eliza racconta la storia del padre, uno di dieci fratelli, attraverso una pentola: “Questa pentola - scrive Eliza - ha molte ammaccature perché è stata usata come valigia, per fare il bagno a tutti i dieci figli, per cucinare e per conservare cose importanti”. Colpisce come per una ragazzina dell’Anno 5 un oggetto comune sia diventato il simbolo dell’emigrazione di un'intera famiglia dalla Birmania. 

Il terzo premio se lo è guadagnato Mia Host (Liwara Catholic Primary School, Greenwood, WA) che ha parlato dei bisnonni e della loro città di origine, Isernia, con dovizia di dettagli sulle tradizioni che hanno mantenuto anche a distanza di tanti anni nella loro vita tra Perth e Bunbury.

Il premio di incoraggiamento è stato assegnato a Charlize Bacarac (St Carlo Borromeo PS) per aver messo molto sentimento nel parlare delle Filippine, da cui proviene la sua famiglia. Tra le tante cose ci dice che “ai bambini viene insegnato a fare un saluto speciale chiamato ‘mano’, con cui prendi la mano di un anziano e la metti sulla fronte come per ricevere la sua benedizione”. 

Gli studenti degli Anni 7-9 hanno dovuto scrivere di personaggi importanti italiani. Leonardo Da Vinci l’ha fatta da padrone, seguito da Dante Alighieri e Giuseppe Verdi.

Isabella Sainovski (Stretton State College, Qld) si è aggiudicata il primo premio, non solo per l’accurata ricerca su Leonardo da Vinci ma anche per la creatività: ha immaginato di essere l'artista toscano e ha parlato delle proprie opere e invenzioni in prima persona.  

Silvio Porcelli (St Augustin College, Brookvale, NSW) si è guadagnato il secondo premio per aver ricostruito impeccabilmente la vita di Leonardo, inquadrandolo come figura importante per il Rinascimento italiano e per il suo contributo allo sviluppo dell’arte e della scienza nel mondo.

Il terzo premio è andato a Simona Crivelli (Genazzano FCJ College, Kew Vic.) che ha fatto una ricerca davvero ben strutturata su Dante Alighieri e sulle ragioni per cui è considerato il padre della lingua italiana.

Luca Smith (St Patrick’s College, Sutherland, NSW), vincitore del premio di incoraggiamento, nel parlare del Sommo Poeta si è soffermato sul significato della sua opera più importante, la Divina Commedia, vista come “una documentazione del Medioevo italiano, con rappresentazioni ampie e drammatiche della realtà”.

La terza categoria (Anni 10-12) ha affrontato il tema del razzismo e bisogna dire che tutti i temi erano davvero meritevoli di vincere per l’impegno profuso, per il desiderio di giustizia e di un mondo egalitario.

Il primo premio è stato assegnato a Sebastian Judge (Sydney Grammar School, NSW), che, partendo da alcune esperienze personali, ha concentrato la sua analisi sulla società australiana. Ci avverte che, nonostante sia una comunità multiculturale, nasconde segnali di xenofobia e intolleranza. Il pregio di questo saggio sta nel prospettare delle strategie per un futuro senza conflitti razziali.

Arnav Kalra (Sydney Grammar School), che si è guadagnato il secondo premio, ha espresso la sua indignazione con toni molto forti, definendo il razzismo un “veleno che distrugge l’umanità”. Analizza questo fenomeno inquadrandolo in uno schema molto più ampio, a partire dal diario di Anna Frank, menzionando il ‘sogno’ di Martin Luther King, la lotta silenziosa di Rosa Parks, il movimento Black Lives Matter. La conclusione è molto amara: se siamo forti e resilienti, forse la situazione migliorerà ma ‘il veleno prevarrà sempre’.

Molto intenso il saggio della vincitrice del terzo premio, Jemma Paton (Cairns State School), che parte da esperienze personali per denunciare pregiudizi razziali nei confronti delle persone indigene e per dare il suo parere sul movimento Black Lives Matter, concludendo che un mondo senza razzismo forse ci sarà “ma non credo che succederà nella mia vita”.

Antonia Palermo (Mercedes College, Perth) ha ricevuto il premio di incoraggiamento per un saggio di straordinaria sensibilità su tutte le forme in cui il razzismo si manifesta. Spesso piccoli episodi possono sfociare in conflitti catastrofici, come “la Seconda guerra mondiale o più recentemente la crudeltà e la violenza ingiustificata dei poliziotti negli USA e in Australia”.  

Da questa edizione del concorso, emerge una gioventù che si impegna, che crede in ideali di giustizia e che sta mantenendo vivi i valori portati dai loro nonni. I nostri giovani  meritano ascolto e rispetto.

Non ci meraviglieremo se un giorno alcuni di questi studenti entreranno nel panorama della letteratura australiana o ‘faranno la differenza’ nella società futura.

Il Gruppo dell’Amicizia in memoria di Enrica Inglese coglie questa occasione per congratulare e ringraziare tutti gli insegnanti di italiano dei partecipanti al concorso, per l’ottimo lavoro che stanno svolgendo. Risultati così importanti si ottengono grazie e soprattutto alla passione, dedizione e professionalità degli insegnanti. I premi vanno idealmente anche a loro.