ROMA - “Presenteremo ai nostri alleati progetto per migliorare regole per concedere la cittadinanza. Che io possa pensare di aprire a sinistra è una sciocchezza sesquipedale. Un centrodestra moderno deve guardare alla realtà della nostra società”, ha detto il ministro degli esteri e segretario di Fi Antonio Tajani, ribadendo ancora una volta la sua posizione sulla vociferata riforma della legge della cittadinanza, in una conferenza stampa. 

“Non faccio moine con nessuno. Sto costruendo con la classe dirigente di Fi un progetto politico per allargare i confini del centrodestra. Le battaglie politiche si vincono al centro. Vogliamo far vincere i valori nei quali ci riconosciamo”, spiega il vicepremier, sottolineando che “quando parliamo di diritti che si conquistano dobbiamo dire che è un diritto sacrosanto di chi ha studiato con profitto nelle scuole italiane l’italiano, la storia, la geografia, sa chi è Dante e l’educazione civica come previsto dal ministro della Lega Valditara, diventare cittadino dopo dieci anni di scuola dell’obbligo. È il metodo migliore per concedere la cittadinanza italiana a chi è figlio stranieri, un modo molto più serio di concederla soltanto a chi è stato in Italia fino a 18 anni. Stiamo lavorando per approfondire il tema”, afferma. 

“Non voglio fare polemica, noi non polemizziamo mai sulle proposte di altri: siamo tre partiti e abbiamo idee differenti, poi si discute e si trova un accordo. Penso che una forza politica seria debba porsi il tema della cittadinanza per tutelare il diritto di 500mila studenti figli di stranieri”, ha contiuato il leader di Fi, ricordando che “al punto 6 del programma di centrodestra si parla di integrazione economica e sociale di immigrati regolari”. 

“Non facciamo nessun regalo alla sinistra che invece vuole lo Ius soli su cui non siamo d’accordo: è una proposta demagogica. Non siamo d’accordo neanche con lo ius scholae: noi parliamo di una proposta che concede la cittadinanza al termine della scuola dell’obbligo, cioè due anni prima rispetto a quello che dice la legge attuale”, ha chiarito nuovamente.  

“Se avessimo avuto l’idea di revocare la cittadinanza a chi delinque avremmo presentato una proposta di legge”, ha quindi concluso, rispondendo a chi gli chiede se fosse d’accordo con la proposta della Lega di revocare la cittadinanza italiana a chi commette reati.