WASHINGTON - Nei documenti depositati oggi (ora locale) in tribunale, Smith ha chiesto l’archiviazione dei casi.
Smith ha spiegato che la Costituzione richiede la chiusura del caso prima dell’insediamento di Trump: “Questa decisione non si basa sul merito o sulla forza del caso contro l’imputato”,ha scritto Smith in un documento di sei pagine indirizzato alla giudice Tanya Chutkan di Washington.
I procedimenti, avviati per indagare sui tentativi di Trump di sovvertire le elezioni del 2020 e sul suo presunto uso improprio di documenti inerenti la difesa nazionale, rappresentavano un capitolo unico nella storia americana, poiché mai prima d’ora un ex presidente era stato incriminato a livello federale.
La strategia di Trump di ritardare il processo sull’interferenza elettorale ha impedito che il dibattimento avesse luogo prima delle elezioni di novembre. Inoltre, una sentenza della Corte Suprema di questa estate aveva stabilito che Trump gode di un certo grado di immunità presidenziale, complicando ulteriormente il caso.
Smith ha chiesto che i capi di accusa vengano ritirati “senza pregiudizio”, lasciando aperta la possibilità di una futura incriminazione. Nel frattempo, le accuse di gestione impropria di documenti riservati continueranno contro due collaboratori di Trump, Walt Nauta e Carlos de Oliveira, che si sono dichiarati non colpevoli.
In una dichiarazione, il portavoce di Trump, Steven Cheung, ha definito la decisione “una grande vittoria per lo stato di diritto”. Smith ha tenuto a sottolineare che l’immunità di Trump è solo temporanea, e il Dipartimento di Giustizia potrebbe riprendere i procedimenti una volta concluso il mandato presidenziale.