Due volte campionessa del mondo, Jana Pittman non ha avuto la possibilità di parlare molto durante il COVID-19, ma ha ispirato tutti alla conferenza della settimana scorsa “Illawarra Women In Business” presso la Villa D’Oro di Wollongong. 

Gli infortuni poco prima di tre Olimpiadi potrebbero aver impedito alla due volte campionessa mondiale nella corsa a ostacoli di realizzare i suoi sogni da medaglia d’oro. 

Ma non si è mai arresa e ora è sul punto di realizzare un altro sogno che aveva nel cassetto fin da bambina. 

Pittman è infatti sulla buona strada per realizzare l’ambizione di aiutare le donne che hanno voluto provare le gioie della maternità, ma non sono state in grado di farlo a causa del  cancro della cervice uterina. 

Il viaggio della quattro volte medaglia d’oro ai Giochi del Commonwealth è stato descritto come un cocktail di trionfo, sconfitta, fallimento e infine successo quando è stata presentata all’annuale conferenza dell’Illawarra Women In Business dal portavoce delle  piccole imprese di ANZ Bank, Carmela Galasso. L’oro olimpico le è sfuggito, ma è stata applaudita come una vera campionessa da tutti coloro che hanno apprezzato la sua storia di resistenza e determinazione.

Pittman ha detto che è stato il suo primo impegno a parlare dal vivo dall’inizio della pandemia e potrebbe essere l’ultimo per un po’ di tempo con la nascita del quarto figlio previsto entro tre settimane. Ha scoperto di essere incinta il primo giorno di riprese per SAS Australia e ha dovuto ritirarsi. 

Come stagista in ostetricia e ginecologia al Blacktown Mount Druitt Hospital, il suo passaggio da atleta a medico è quasi completo, come citato nel suo discorso “Dare To Dream, Accepting the Fear and Finding Resilience”. Riflettendo poi su come a Usain Bolt, dopo essere arrivato 12° ai Campionati del Mondo 2007, fosse stato chiesto cosa pensava di aver ottenuto durante la  sua carriera, il campione giamaicano avesse risposto: “Sarò il più grande velocista nei 100 metri che il mondo abbia mai visto”. Come noto è andato poi a vincere 12 medaglie d’oro olimpiche. 

L’ex ostacolista ha poi parlato della paura che ha provato e di come si è congelata la prima volta che ha avuto l’opportunità di correre contro la sua eroina Cathy Freeman nel 1999,  e della lezione che ha imparato da questa: “L’unica persona che può fermarti sei tu”.