WASHINGTON - Dopo un fine settimana teso al Congresso, il provvedimento - chiamato formalmente One Big Beautiful Bill Act - è passato con il margine più stretto possibile: 50 voti a favore e 50 contrari. Tre senatori repubblicani, Thom Tillis, Susan Collins e Rand Paul, si sono uniti ai democratici nel voto contrario.

“Il grande, non così bello, disegno di legge è passato”, ha commentato sarcasticamente Rand Paul dopo il voto.

Il provvedimento prevede tagli fiscali per 4.500 miliardi di dollari, rendendo permanenti le aliquote del 2017 e aggiungendo nuove esenzioni, come quella sulle mance. Al tempo stesso, impone tagli per 1.200 miliardi, colpendo principalmente Medicaid e i buoni pasto, con nuovi requisiti lavorativi e criteri di ammissibilità più severi.

Le modifiche del Senato rischiano però di creare problemi alla Camera, dove il presidente Mike Johnson aveva avvertito di non discostarsi troppo dalla versione già approvata. La corsa contro il tempo mira a far approvare il pacchetto entro il 4 luglio, data simbolica scelta da Trump.

I democratici hanno tentato di rallentare l’iter con la lettura integrale del testo e numerosi emendamenti, pochi dei quali hanno trovato sponda nei repubblicani. La maratona di voto è stata una delle più lunghe degli ultimi anni.

Il provvedimento include anche 350 miliardi di dollari per la sicurezza nazionale e il controllo delle frontiere, parte dei quali finanziati da nuove tasse sugli immigrati. Resta ora da vedere se la Camera ratificherà il testo senza ulteriori turbolenze.