Certe estati non finiscono mai. Come quella della commedia cult “Sapore di mare” dei fratelli Vanzina che, a 41 anni dall’uscita, torna al cinema in versione restaurata in 4K. E la mente viaggia, tornando a Forte dei Marmi, a quei momenti: ombrelloni, sdraio, sabbia bollente, spiagge affollate, baci “al gusto di salsedine”, amori consumati sotto le stelle e sogni di un gruppo di ragazzi sospesi tra i desideri e quell’immancabile “celeste nostalgia”, come canta Riccardo Cocciante nel film, di salutare la stagione.

“Mai avrei immaginato che 41 anni dopo ‘Sapore di mare’ tornasse al cinema. E secondo me andranno a (ri)vederlo un po’ tutti”, dice Jerry Calà. “Lo trovo un film senza tempo. Certo, dagli anni ‘60 sono cambiate molte cose”, riflette l’attore, a partire dai giovani che oggi “dedicano troppo tempo al telefono e non si guardano più negli occhi”. E qui Calà si fa un po’ Virna Lisi che nel film rispondeva al figlio “Ci batteva il cuore! Mi sembra di ricordare che ci batteva il cuore!” e l’ex “gatto” di Vicolo dei Miracoli esorta i giovani: “Tornate a corteggiarvi!”. Tra dating app e social “il corteggiamento è tutto lì. Una volta lo si faceva attraverso gli sguardi, i gesti, ci si davano gli appuntamenti di persona. Tutto questo è cambiato e sarebbe bello che i giovani tornassero a corteggiarsi lontano dai telefonini. Più contatto e meno chatto”, è l’invito di Calà.

Ma “Sapore di mare” non è soltanto amore, musica e battute iconiche. Il film di Vanzina rappresenta oggi una fotografia di quelle villeggiature estive che non torneranno più. “Negli anni si sono accorciate. Prima duravano un mese, la famiglia si trasferiva al mare. Oggi sono brevi e si consumano nella settimana di Ferragosto”, dichiara. Parafrasando il film di Ettore Scola, “vita lenta c’eravamo tanto amati”. “Le persone durante queste brevi vacanze vivono un divertimento forzato, diventa tutto un’autopromozione. La gente - secondo l’attore - vuole mostrarsi, vuol far vedere quante bottiglie stappa o in quali location di lusso se la gode”.

La nostalgia si fa spazio tra i ricordi. “Di Luca, il personaggio che interpretavo in ‘Sapore di Mare’, porto con me quella malinconia nel suo sguardo nella scena finale quando guarda Marina Suma…quell’amore che non è stato. Quello sguardo appartiene a tutti. Siamo stati tutti un po’ Luca o un po’ Marina e quel biglietto che vale per tutte le lettere che non ti ho mai scritto”. Il tempo che passa? “Mi spaventa. L’unica consolazione è avere avuto tanta fortuna nella mia vita; ho realizzato tutti i miei sogni. Da ragazzo mi sono divertito come un pazzo e spero di continuare così”.