“Solo gli afghani hanno il diritto e la responsabilità di guidare il loro Paese”, ha detto Biden annunciando ufficialmente dalla Casa Bianca il ritiro delle truppe Usa entro l’11 settembre.

Le considerazioni del presidente Usa di un impegno dei militari statunitensi che non sembra avere più alcun valore, all’interno di una situazione diversa rispetto a quella di molti anni fa quando si ritenne necessario intervenire:  ”Gli Usa hanno raggiunto il loro obiettivo in Afghanistan 10 anni fa quando il leader di al Qaida Osama bin Laden fu ucciso da un commando americano. Dopo le ragioni di stare lì sono diventate sempre meno chiare”, ha precisato Biden che ha poi confermato di volere procedere, in questa fase, in stretto coordinamento con l’alleanza atlantica.

“Il ritiro dall’Afghanistan sarà ordinato, non precipitoso, e sarà coordinato con gli alleati Nato. Gli alleati hanno stabilito che inizieremo il ritiro delle forze dall’Afghanistan entro il primo maggio”, ha puntualizzato il presidente.

“Questo ritiro sarà ordinato, coordinato e deliberato”, si legge infatti in un comunicato della Nato. “Prevediamo di completare il ritiro di tutte le forze statunitensi della Resolute Support Mission entro pochi mesi. Qualsiasi attacco talebano contro le truppe alleate durante questo ritiro riceverà una risposta energica”, aggiunge la Nato.

Soddistazione per l’annuncio del presidente Usa anche dalla diplomazia italiana: “Dopo vent’anni, come Nato abbiamo deciso di lasciare l’Afghanistan. Si tratta di una decisione epocale. Anche i nostri militari torneranno in Patria”, lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio su Facebook appena conclusa la ministeriale Nato a a Bruxelles.

Il presidente afghano Ashraf Ghani ha twittato che il suo Paese “è pienamente in grado” di difendersi da solo, rivelando di aver parlato con il presidente americano Joe Biden del ritiro dei soldati americani. “Stasera ho avuto una telefonata col presidente Biden in cui abbiamo discusso della decisione Usa di ritirare le loro truppe entro i primi di settembre. La Repubblica islamica dell’Afghanistan rispetta la decisione americana e lavorerà con i suoi partner per assicurare una transizione senza scosse. La sicurezza afghana e le sue forze di difesa sono pienamente in grado di difendere il loro popolo e il loro Paese”, ha detto.

La cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente degli Stati Uniti si sono sentiti al telefono in merito alla situazione in Afghanistan e al ritiro delle truppe Nato, riferisce l’ufficio stampa del governo tedesco in un comunicato. I due capi di Stato “hanno sottolineato l’importanza di uno stretto coordinamento e il continuo impegno politico per il Paese”. Un altro tema del colloquio - riferisce il comunicato - sono stati gli ultimi sviluppi nell’Est dell’Ucraina. “La cancelliera e il presidente hanno concordato sulla richiesta alla Russia di ridurre dei suoi recenti potenziamenti di truppe al fine di ottenere una de-escalation della situazione” nell’area.