Segna un primato la scelta del nuovo sacerdote cattolico italo-australiano, John Peter Vespa, originario di Melbourne, unico selezionato a rappresentare l'Australia nel corso della Santa Messa Giubilare dei Sacerdoti 2025 svoltasi presso la Basilica di San Pietro, a Roma, lo scorso 27 giugno.  

Vespa è ben noto e rispettato, già da molti anni, nella sezione 149 di Essendon-Keilor, dell’Ordine dei Cavalieri del Southern Cross, ordine cattolico che quest’anno ha celebrato 103 anni della sua fondazione in Australia, e di cui mi onoro di coprire il ruolo di segretario della Sezione 149.

Vespa è per noi come un “figlio adottivo”, di cui siamo molto orgogliosi per l‘eccellente servizio comunitario, sia nella nostra sede di San Martin de Porres, di Avondale Heights, sia altrove. 

Di lui e del suo grande sogno di diventare un sacerdote ne eravamo tutti a conoscenza da molto tempo. Ogni volta che gli chiedevamo perché volesse diventare un sacerdote, la risposta era sempre la stessa: “Il Signore ha scelto me per servire il suo popolo”.

Vespa non hai mancato l’occasione di ricordare, con tale chiarezza, come fosse accaduto ieri, il suo primo giorno di seminario sette anni fa. Quel giorno tutta la famiglia Vespa, di Watsonia North, con mamma Maddalena, papà Mario, (abruzzesi originari di Castiglione a Casauria, in provincia di Pescara), la sorella Santina e i fratelli David e Paul, l’aveva accompagnato al Corpus Christi College.

Nonostante la famiglia fosse molto dispiaciuta nel salutare il giovane John Peter, notarono la calorosa accoglienza da parte degli altri giovani seminaristi, insegnanti e dello staff del centro, ricevendo così una notevole rassicurazione. 

“Ricordo ancora bene – ha raccontato John Peter Vespa – guardare le pareti della stanzetta che m’era stata assegnata, per scegliere dove appendere le due immagini del Sacratissimo Cuore di Gesù e del Sacratissimo Cuore di Maria, e un Crocifisso.  Decisi per quella dirimpetto alla porta d’ingresso. Ogni volta che entravo in stanza li vedevo, e mi sentivo protetto, al sicuro”.  

Alla Basilica di San Pietro a Roma, si è quindi coronato il grande, e tanto atteso, sogno del giovane Vespa, unico diacono di origine italiana, e anche unico, fra i tanti candidati australiani e soli 30 seminaristi in tutto il mondo, a essere stato scelto personalmente dal nuovo pontefice, Leone XIV, come Ordinato Sacerdote in questo “Anno Giubilare della Speranza 2025”.

In collegamento telefonico da Roma, Vespa ci ha offerto una piccola intervista, la voce rotta dall’emozione. “Che straordinaria coincidenza che questa mia Ordinazione cada proprio nel giorno della festa del Sacratissimo Cuore di Gesù. Questa stessa ricorrenza cadde anche sette anni fa, nel giorno del mio arrivo al Seminario, quando tenevo in mano l’immagine di Gesù. Un’immagine che mi è stata accanto in tutto questo lungo periodo. Sono convinto che questa sia stata una benedizione divina”.  

Ultimo di quattro figli, John Peter Vespa è sempre stato adorato da tutta la sua famiglia.  

 “Sin da bambino – ha affermato la sorella Santina - John è sempre stato molto energico, amichevole, col sorriso sulle labbra. Ha sempre portato tanta luce e gioia nella nostra famiglia”. 

“Essendo la figlia maggiore, ho spesso sentito una grande responsabilità verso John; volevo essere sicura che camminasse sulla strada giusta, senza fuorviare”. Della famiglia Vespa, che molti di noi conoscono da oltre 40 anni, abbiamo sempre ammirato il grande amore per la fede, una costante nella loro quotidianità, di cui ne ha plasmato vari aspetti.

Per molti anni, Maddalena Vespa è stata un’attiva e rispettata presidente della Federazione Cattolica Italiana del Victoria, oltre a una forte sostenitrice della propria parrocchia. Il marito Mario ha fatto parte del coro della chiesa e “Coro Veneto” per tanti anni. 

“Tutto questo - aggiunge Santina - e l’incoraggiamento di papà a far parte delle attività religiose, ha arricchito la nostra vita da giovani italo-australiani, aiutandoci anche a superare tanti ostacoli”.  Santina non si è meravigliata molto quando il fratello John ha annunciato di voler studiare come sacerdote. 

“Notavamo che c’era qualcosa di speciale in John. Anche il nonno, parecchi anni fa, commentò che c’era una forza spirituale a guidare i passi di John”. Il marito di Santina, Luke, che ha visto crescere John fin dalla tenera età di cinque anni, condivide la gioia e l’orgoglio famigliare: “John è una persona che si fa amare. Ho sempre notato che, in qualsiasi cosa decida di fare, ci mette anima e corpo. Come lo studio. Sette anni sono tanti! Ma John ce l’ha fatta”. 

 “È diventato per tutti noi una vera e propria ispirazione. Anche per i suoi compagni seminaristi, gli amici e le persone intorno a lui.  Molti dei nostri amici di famiglia hanno detto che è una persona che sa ascoltare con calma, e rispondere alle loro domande con chiarezza, senza esitazione. Sono onorata di essere sua sorella”, ha concluso Santina. 

Alcuni giorni prima di partire per Roma, Vespa mi ha telefonato per annunciarmi che l’Ordinazione non sarebbe avvenuta a settembre, come programmato, nella cattedrale di St Patrick di Melbourne. Come annunciatogli tramite una email dal Vaticano, la data era stata anticipata a giugno, presso la Basilica di San Pietro.

Ha anche aggiunto che, sebbene il suo nome fosse nella lunghissima lista dei diaconi da tutto il mondo, mai si sarebbe aspettato che venisse selezionato.  “Quando ho condiviso la grande notizia con la mia famiglia, hanno subito esclamato: “Veniamo con te a Roma!”.

 “Sono profondamente grato del responso e della calorosa manifestazione di sostegno, non solo dai miei familiari, ma dai tanti amici, dai parrocchiani di St Bede, Balwyn, San Francesco d’Assisi, Mill Park, e della grande comunità cattolica italiana di Melbourne”. 

A Roma, a testimoniare l’Ordinazione sacerdotale di Vespa, c’erano quindi i genitori, uno zio, la sorella Santina, i fratelli David e Paul con la moglie Veronica. Ai familiari si sono aggiunti anche due grossi gruppi di parrocchiani di St Bede e St Francesco d’Assisi dove, da diacono, Vespa ha servito la comunità cattolica locale per molti anni. 

Presenti anche l’arcivescovo di Melbourne, Peter A. Comensoli, il rettore e il vicerettore del Seminario, che hanno seguito attentamente il lungo percorso di studi teologici di Vespa fino al giorno più importante della sua vita. 

Nel congratularsi con John, l’arcivescovo di Melbourne ha espresso la sua più grande gioia nell’essere stato testimone dell’Ordinazione da parte di papa Leone XIV, definendola “una testimonianza di speranza durante questo importante periodo del Giubileo di Speranza”. 

Quindi rivolgendosi a padre Vespa, il Prelato ha affermato: “Padre John, come il Santo di cui porti il nome, possa Gesù averti vicino al suo cuore e possa la tua vita essere degna della tua vocazione”. 

I membri della famiglia Vespa faranno ritorno a Melbourne fra pochi giorni, mentre invece la Santa Messa che padre Vespa celebrerà presso la chiesa di St Mary (Grimshaw Street, Greensborough) avrà luogo domenica 27 luglio, alle ore 2pm.