MONTEVIDEO - L’ex presidente dell’Uruguay José “Pepe” Mujica è morto questo pomeriggio all’età di 89 anni.
L’annuncio è stato dato dal presidente in carica, Yamandú Orsi, attraverso un messaggio sui social. “Con profondo dolore comunichiamo che è venuto a mancare il nostro compagno Pepe Mujica. Presidente, militante, punto di riferimento e guida, ci mancherai tanto, Viejo querido (Caro Vecchio). Grazie per tutto quello che ci hai dato e per il tuo profondo amore per il popolo”.
Mujica era malato di un cancro all’esofago, diagnosticato nella primavera del 2024, e sebbene dopo un primo ciclo di radioterapia sembrava aver superato la malattia, a gennaio di quest’anno aveva annunciato pubblicamente che il tumore aveva sviluppato metastasi al fegato e che non vi era più nulla da fare.
“Sono condannato, fin qui sono arrivato”, aveva detto, con la consueta franchezza che lo ha sempre contraddistinto.
Figura fuori dagli schemi, ex guerrigliero tupamaro e prigioniero politico per oltre un decennio in condizioni estreme, Mujica ha conquistato ammirazione anche a livello mondiale per il suo stile di vita austero e coerente con gli ideali che promuoveva, e per la straordinaria capacità di comunicare con linguaggio diretto, semplice e profondamente umano.
Dopo il ritiro dal Senato nel 2020, aveva annunciato l’addio alla politica attiva ma non aveva smesso di influenzare la vita pubblica uruguaiana. Durante le elezioni del 2024 ha sostenuto la candidatura di Yamandú Orsi, suo “erede” nel Movimento di Partecipazione Popolare e nel Frente Amplio, che è stato eletto presidente e ha assunto l’incarico il 1º marzo 2025.
Negli ultimi giorni si trovava in cure palliative e domenica, durante le elezioni amministrative, non era riuscito a recarsi alle urne a causa delle sue ormai critiche condizioni di salute.