TORINO – “Sono contento della prima settimana piena, è stata una bella settimana. Abbiamo lavorato sulle due fasi, sui piazzati e sulla condizione fisica. Ho visto i ragazzi con la voglia di fare bene”. Per Igor Tudor ci sono tutte le premesse per fare risultato domani all’Olimpico.

La Juve, alla seconda uscita sotto la guida del tecnico croato, è attesa da una delle squadre più in forma del campionato, una Roma che in caso di vittoria aggancerebbe i bianconeri in classifica consolidando le sue ambizioni Champions. “È una partita importante, ma non decisiva - ribatte Tudor - Affronteremo una squadra che arriva da una serie di risultati ottimi. Noi vogliamo pensare a noi stessi e fare le cose su cui stiamo lavorando”.

In questa Roma, “Ranieri ha fatto la differenza, è sotto gli occhi di tutti. Mi sono sempre piaciute questo tipo di gare e penso anche ai giocatori. Le difficoltà ci sono ovunque, è una squadra ben organizzata, non bisogna focalizzarsi sui singoli”.

Tra i convocati ci saranno anche Cambiaso e Douglas Luiz che “sicuramente non partiranno dall’inizio. Poi vedremo”. Il rendimento di Koopmeiners è diventato un argomento un po’ ridondante. “Ne abbiamo parlato anche troppo - ha risposto l’ex difensore -. Ha lavorato normalmente come tutti gli altri, ha fatto una grande settimana, è voglioso e disponibile. Nel calcio ci sono sempre alti e bassi, ma i giocatori forti escono sempre, e credo sia uno di quelli. Ci darà una grande mano”. Anche se probabilmente a gara in corso, con l’olandese che dovrebbe lasciare il suo posto sulla trequarti a Conceicao, con Yildiz alle spalle di Vlahovic. A proposito del turco, decisivo col Genoa, “l’ho visto in cinque-sei allenamenti. Per essere un campione ci vuole la costanza nelle prestazioni e questo si ottiene con la continuità. Vedo un giovane serio e concentrato sul calcio. Invito tutti a essere costanti nella crescita, nel lavoro, a non accontentarsi, questa è la chiave dei campioni: essere sempre uguali in ogni allenamento, giocare in modo uguale contro il Real Madrid o contro una squadra piccola. Ha ancora da lavorare ma ha fatto una buona partenza”.

Tudor ha poi spiegato che la sua squadra deve avere “tutto: stile, struttura, identità, fase difensiva. Una squadra come la Juventus non deve rinunciare a nulla. Ho trovato la squadra in un momento brutto, ci siamo rialzati e abbiamo iniziato a pedalare. Più si pedala e più la squadra starà meglio. Nessuno sa quanto tempo servirà, vedo già delle cose in allenamento che mi sono interessate e poi vedremo domenica”.

In settimana, intanto, la squadra si è ritrovata a cena: “Ci tenevo - ha raccontato l’allenatore - Abbiamo mangiato bene e parlato tanto. Eravamo contenti. Siamo andati a casa presto, un bel momento. Conta tutto in una squadra, anche i piccoli dettagli”.

Non sarà solamente Roma-Juventus un esame perché “tutta la vita lo è. Domenica si va a dare tutto e basta. Non si va lì dicendo ‘dobbiamo vincere’, ma ci si prepara per vincere. Questo è un motto. Il sacrificio non si discute, la preparazione è quello che conta. Poi può succedere di tutto”.

Rispetto alla scorsa gara col Genoa “ho delle idee abbastanza chiare” ha detto Tudor che senza Gatti non sembra intenzionato a passare alla difesa a quattro: “Ci sono altri che prenderanno il suo posto”: il principale indiziato è Kalulu come braccetto di destra con Renato Veiga centrale e Kelly sulla sinistra.

Infine, sulla possibilità di schierare Conceicao più centrale, ha concluso: “Per me può farlo, perché è un giocatore intelligente. Poi giocare in mezzo è più difficile, è un giocatore molto interessante che mi piace anche come mentalità. È uno tosto, è bello allenare giocatori come lui”.