MELBOURNE - Tra il 2003 e il 2010, Jackson avrebbe usato fondi sindacali per elaborate vacanze internazionali per lei e la famiglia, spedizioni per shopping, l’acquisto di una Mercedes Benz e di oggetti d’arte. Lo scorso dicembre era già stata riconosciuta colpevole di altri casi di appropriazione indebita.
Il legale del collegio della difesa dell’imputata, Theo Akexander, citando Sofocle, ha detto che Jackson “non è fiera di trovarsi al cospetto della giudice (Amanda Fox, della County Court)”, aggiungendo che la sua assistita è, “in’ultima analisi, una brava persona che ha commesso degli errori”.
“Da quanto ho visto e letto, non c’è alcuna evidenza di rimorso da parte della sua assistita”, ha replicato la giudice al dottor Alexander, che ha incassato il commento.
Jackson, 52 anni, evocata dall’allora primo ministro Tony Abbott a eroina sindacale, dopo aver denunciato casi di corruzione, è comparsa all’udienza di martedì scorso in videoconferenza e rischia di diventare il terzo leader dell’HSU a venir condannata per reati penali, dopo gli ex colleghi, Michael Williamson, ex presidente, condannato a sette anni e mezzo di carcere, per una frode da 5 milioni di dollari ai danni dell’HSU, e l’ex parlamentare laburista, Craig Thomson, condannato a un’ammenda per aver intascato $5.650 quando era segretario del sindacato.
Il Tribunale ha appreso che Jackson giustificava l’uso della carta di credito dell’HSU nei rapporti finanziari, con le voci di “spese di viaggio e alloggio”, “conferenze e seminari”, “spese legali”, “costi di trasferimento”. In effetti i fondi sindacali erano serviti per l’acquisto di biglietti aerei per Hong Kong, New York, Bali, e di un ritratto dell’artista australiano Charle Blackman, del valore di $4.636.
L’avvocato dell’accusa, Mark Gibson, sottolineando che gravi reati come quelli commessi da Jackson non dovrebbero rimanere impuniti, ha aggiunto che “non sarebbe comunque inopportuno”, se la giudice volesse imporre una condanna a tre anni di reclusione, con immediata sospensione della pena. Il che vorrebbe dire che Jackson scongiurerebbe di trascorrere anche una sola notte in cella.
L’avvocato Alexander ha sottolineato che la sua assistita è stata già “severamente punita dal furore mediatico”, a seguito delle rivelazioni dei suoi misfatti, aggiungendo che c’è una “dissonanza” tra la persona che molti riconoscono in una paladina della difesa dei diritti dei lavoratori e la persona che ha intascato illegalmente migliaia di dollari in fondi del sindacato.