ROMA - Viaggio di rientro in Italia complicato per Francis Kaufmann, accusato del duplice omicidio di Villa Pamphili ed estradato dalla Grecia. 

L’uomo avrebbe dato in escandescenze prendendo di mira gli agenti e lamentando di essere stato picchiato, dichiarando di essere pronto “a denunciare tutti”.  

Al sedicente regista e sceneggiatore è stata consegnata l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip. Il californiano dovrà ora nominare un difensore e attendere che il gip fissi l’interrogatorio di garanzia, che con ogni probabilità avverrà all’inizio della prossima settimana.  

Sarà il primo confronto diretto con gli inquirenti che gli contestano il duplice omicidio di Anastasia Trofimova e della piccola Andromeda. Nel corso di un interrogatorio in videoconferenza, svolto nei giorni scorsi, l’indagato si è avvalso della facoltà di non rispondere, limitandosi a dichiararsi innocente.  Anche in quel caso il detenuto non ha risparmiato un vero e proprio attacco all’Italia definendolo un Paese abitato “solo da mafiosi”.

I due delitti, secondo l’impianto accusatorio, si sono consumati all’interno del parco tra il 4 e il 6 giugno scorsi. 

Sui reperti trovati ed esaminati dalla Polizia Scientifica, nell’ambito dell’indagine sulle due morti, è stato isolato intanto un profilo genetico maschile che per metà è riconducibile a Kaufmann.  

Chi indaga ha la certezza che la bimba, di 11 mesi, sia stata strangolata, mentre per accertare le cause del decesso della madre, cittadina russa di 28 anni, gli inquirenti attendono i risultati degli esami istologici.  

Agli atti del procedimento, coordinato dall’aggiunto Giuseppe Cascini, ci sono però nuovi elementi scientifici che consolidano l’impianto accusatorio anche per l’omicidio della compagna, che aveva conosciuto sull’isola di Malta nel settembre del 2023, dove la ragazza era arrivata - a detta dei genitori - per imparare l’inglese.