Pitt ha aggiunto: “Sono sicuro di non essere mai stato silenzioso. È stato un privilegio servire”.
CANBERRA - In un’intervista a The Australian prima dell’annuncio, Pitt ha invitato il leader dei Nazionali, David Littleproud, a prendere le distanze dai Liberali guidati da Peter Dutton. “Per farlo, devi separarti dai tuoi fratelli e sorelle del Partito liberale, perché a volte hanno opinioni diverse dalle nostre”.
Pitt ha espresso preoccupazione per l’impatto economico delle politiche per raggiungere l’obiettivo di zero emissioni nette entro il 2050, sostenendo che tali misure “non hanno alcun impatto sulla temperatura globale, ma hanno enormi conseguenze per i portafogli delle persone che vivono nelle aree regionali”.
Sotto la guida di Barnaby Joyce, i Nazionali si erano impegnati per il raggiungimento delle zero emissioni nette entro il 2050. Littleproud, rispondendo alle critiche di Pitt, ha difeso la leadership del partito, affermando di aver protetto l’Australia regionale contro le politiche del Partito laburista e di aver guidato con successo il “No” contro la proposta di una Voce aborigena al parlamento.
Pitt ha poi espresso il suo sostegno a Dutton, che propone di raggiungere l’obiettivo climatico attraverso la costruzione di centrali nucleari. Dutton ha definito Pitt un “amico” e una persona “incredibilmente intelligente”.
Il ritiro di Pitt segue altre partenze di alto profilo dall’opposizione, tra cui il senatore Simon Birmingham e il deputato Paul Fletcher. Dutton è atteso per un rimpasto della sua squadra.
Nel frattempo, il ministro per le Risorse energetiche e per il Cambiamento climatico, Chris Bowen, ha criticato l’influenza dei Nazionali sulle politiche climatiche, affermando: “Non si dovrebbe mai permettere al Partito Nazionale di avvicinarsi alla politica climatica”.