KIEV - Si aggrava il bilancio di una notte di bombardamenti con droni e missili russi su Kiev e altre città ucraine. Nella regione di Kiev sono sei le vittime, tra cui un neonato di sei mesi, una bambina di 12 anni e una donna. Danneggiati importanti impianti energetici e diversi condomini. 

L’attacco ha causato un incendio all’ottavo e al nono piano di un condominio e danneggiato altre infrastrutture residenziali nel quartiere Dnipro della capitale ucraina. I bombardamenti russi hanno causato danni anche alle infrastrutture civili nei quartieri di Pechersk, Darnitsia e Solomyansky. 

Nel corso della notte forti esplosioni hanno scosso oltre che Kiev anche altre città ucraine, durante un massiccio attacco aereo lanciato dalla Russia. L’offensiva è arrivata poche ore dopo un attacco ucraino, con missili Storm Shadow, che ha colpito l’impianto chimico di Bryansk, in Russia, dove si producono componenti fondamentali per l’industria missilistica di Mosca. 

A Kiev, le prime detonazioni sono state udite intorno all’una del mattino, subito dopo l’allerta per missili balistici emessa dall’Aeronautica. Una seconda ondata di esplosioni è seguita circa mezz’ora più tardi. Esplosioni sono state segnalate anche a Dnipro, Zaporizhzhia e Izmail, città portuale affacciata sul Danubio.  

Il sindaco della capitale Vitali Klitschko ha confermato che le difese aeree ucraine sono entrate in azione per respingere l’offensiva nemica. Almeno un incendio è divampato in città, e squadre di soccorso sono state inviate nei punti colpiti. A Izmail, nella regione di Odessa, i bombardamenti hanno provocato blackout diffusi, aggravando la situazione già critica dovuta ai recenti raid contro le infrastrutture energetiche. 

Gli Stati europei stanno lavorando con l’Ucraina a una proposta in 12 punti per porre fine alla guerra della Russia lungo le attuali linee del fronte, respingendo le rinnovate richieste di Vladimir Putin agli Stati Uniti affinché Kiev ceda territori in cambio di un accordo di pace. Lo afferma Bloomberg, citando fonti informate sulla questione. Un comitato per la pace, presieduto dal presidente Usa Trump, supervisionerebbe l’attuazione del piano proposto. 

Dalla parte russa, il viceministro degli Esteri russo, Sergey Ryabkov, ha dichiarato che “continua la preparazione” di un summit tra i presidenti di Russia e Usa, Vladimir Putin e Donald Trump, secondo quanto riportato dalla Tass. “Non vedo ostacoli significativi. La questione è come concretizzare i parametri delineati dal presidente ad Anchorage, queste cornici, con dettagli concreti. Ed è un processo difficile, lo ammetto”, ha detto ancora Ryabkov secondo l’agenzia Interfax.