BELGRADO – Se il Kosovo non ottempererà alle “tre richieste chiare” dell’UE di tenere nuove elezioni locali, garantendo la partecipazione dei serbi, e di avviare l’Associazione dei Comuni a maggioranza serba, “ci saranno gravi conseguenze per le nostre relazioni”.

Lo ha scritto in un tweet l’alto rappresentante UE, Josep Borrell, dopo aver discusso della “situazione pericolosa nel nord del Kosovo” con i presidenti del Kosovo, Vjosa Osmani, e della Serbia, Aleksandar Vucic, a margine del vertice della Comunità politica europea a Chisinau.

In precedenza, Emmanuel Macron e Olaf Scholz avevano lanciato un appello per nuove elezioni nelle municipalità del nord del Kosovo, teatro della contesa con la Serbia. Lo ha reso noto lo stesso presidente francese al termine di un incontro a quattro con il cancelliere tedesco e i presidenti di Kosovo, Vjosa Osmani, e Serbia, Aleksandar Vucic, sempre a Chisinau.

Ai due leader di Serbia e Kosovo sono state chieste “decisioni chiare per la prossima settimana”, ha puntualizzato Macron, riferendosi anche “alla priorità e all’immediata risoluzione della questione dell’associazione dei comuni serbi da parte del Kosovo”. Allo stesso tempo, l’Alto rappresentante dell’Unione europea per la politica estera Josep Borrell riunirà i ministri di entrambe le parti su questo dossier, ha aggiunto Macron.

Il presidente francese ha anche deplorato “la deprecabile organizzazione delle elezioni nella misura in cui non sono state fornite le garanzie di un regolare svolgimento”, con l’elezione di “quattro sindaci con meno del 5% dei votanti, che ovviamente non è una condizione di legittimità”. 

Nel frattempo,  lo stesso Aleksandar Vucic ha detto di aver parlato con i rappresentanti dei serbi del Kosovo e di aver chiesto loro di proseguire la protesta in modo pacifico. Lo ha comunicato lo stesso Vucic ai giornalisti presenti a Chisinau. Vucic ha ribadito che si è sempre battuto per l’affermazione della pace e della stabilità in Kosovo e nell’intera regione, e che la Serbia intende fare ogni sforzo per arrivare a una de-escalation della situazione di alta tensione nel nord del Kosovo.

Il capo di stato serbo ha osservato con soddisfazione come il comportamento di Pristina e “le provocazioni” del premier Albin Kurti contro i serbi del Kosovo siano stati condannati per la prima volta anche dagli Stati Uniti. 

La prossima settimana, ha aggiunto, giungeranno a Belgrado l’inviato speciale Ue per i Balcani occidentali Miroslav Lajcak e l’inviato statunitense per la regione Gabriel Escobar.