ROMA - La bambina di circa sei mesi trovata sabato a Villa Pamphili, a Roma, potrebbe essere stata uccisa per strangolamento. 

È questa l’ipotesi al vaglio degli inquirenti, coordinati dalla Procura capitolina, sulla base dei primi risultati dell’autopsia. Si attendono ora gli esiti dell’analisi del Dna per accertare l’identità della minore e della donna – probabilmente sua madre – rinvenuta priva di vita a circa 200 metri di distanza. 

Intanto proseguono i sopralluoghi nella villa, dove gli investigatori sono al lavoro per raccogliere elementi utili a chiarire la vicenda. Oltre al Dna, si attendono anche i risultati degli esami tossicologici, che potrebbero offrire indicazioni sulle cause del decesso. In queste ore la polizia sta raccogliendo testimonianze e analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona. 

Dai primi esiti dell’autopsia, resi noti ieri, non risultano segni di violenza sul corpo della donna, mentre per la bambina saranno necessarie ulteriori verifiche in merito ad alcune lesioni rilevate in più punti. 

La donna aveva diversi tatuaggi ben visibili – tra cui un surf con un teschio e un disegno floreale – che potrebbero contribuire alla sua identificazione, ma secondo gli inquirenti madre e figlia potrebbero essere straniere, forse originarie della Scandinavia o dell’Europa dell’Est.  

Gli esami delle impronte digitali, finora, non hanno dato risultati e non si esclude che la piccola sia nata all’estero e che le due fossero arrivate da poco in Italia. Avrebbero vissuto all’interno del parco, dormendo in giacigli di fortuna, e gli esami tossicologici dovranno stabilire se la donna sia morta per overdose. 

La bambina potrebbe essere morta la sera precedente al ritrovamento, e il suo decesso sarebbe avvenuto dopo quello della madre. Il corpo della donna, avvolto in una busta nera, si trovava nei pressi di alcuni oleandri vicino all’ingresso di via Olimpica e potrebbe essere rimasto lì per diversi giorni.  

Alcune testimonianze – secondo cui un uomo sarebbe stato visto con in braccio un fagotto – sono state smentite dalle verifiche condotte dalla Squadra Mobile.