Un auditorium gremito di famigliari e amici ha accolto È Natale anche qui, lo spettacolo portato in scena dalla Bottega d’Arte Teatrale con il Coro dei Piccoli presso la scuola St Joan of Arc di Haberfield. Un progetto pensato per celebrare il Natale italiano a Sydney, mettendo al centro i bambini e il loro impegno in un percorso artistico e culturale tutt’altro che semplice.
Lo spettacolo si è sviluppato come un articolato percorso tra parola, musica e canto, alternando momenti recitati, brani corali e interventi musicali dal vivo, poi la narrazione si è snodata attraverso testi poetici, filastrocche, canzoni dello Zecchino d’Oro e tradizionali regionali italiane, in un continuo dialogo tra passato e presente.
Protagonisti dello spettacolo sono stati i bambini del Coro dei Piccoli, che hanno affrontato con impegno, serietà e riscuotendo un grande successo, un percorso fatto di prove, testi da memorizzare, parti cantate e momenti recitati. Il coro era composto da Amelia e Joanna Honkisz, Ruggero Iandolo, Keana Riccio, Alice e Chiara Romani, Gabriel ed Elisa Bougoukas, Kayla Cagnola, Rebecca Coianiz-Campbell, Matilde Corradin, Azzurra e Valentino Dormio. Per tutti loro, la recita ha rappresentato un’importante esperienza di crescita, esposizione e condivisione, capace di unire gioco, disciplina e spirito di gruppo. Il celebre brano dello Zecchino d’Oro Caro Gesù ti scrivo, è stato cantato e interpretato da Kayla Cagnola insieme al coro, in un passaggio che ha unito voce solista e dimensione corale, coinvolgendo il pubblico nel messaggio di pace e speranza affidato alle parole dei bambini. Tra i momenti dello spettacolo, anche la poesia Natale! Cos’è per me?, scritta dal regista Santo Crisafulli e affidata alla recitazione dei bambini, che si è aperta con le parole “Natale! Che festa! Ma non è per tutti uguale”. Un testo che invita a riflettere sul significato più profondo della festa come momento di attenzione all’altro, solidarietà e condivisione.
La dimensione musicale ha avuto un ruolo centrale grazie alla direzione del coro affidata a Lydia Donato e alla presenza di musicisti di rilievo come la pianista, violinista e direttrice Carlyn Chen, il tamburellista Si Costello, la flautista Christina Rakvin e il chitarrista Laurie Pizzuti. Accanto ai bambini, si sono esibite anche le vocalist Sarah Arnold, Elizabeth Hylton e V. Nesci. Particolarmente suggestivo il momento dedicato alle tradizioni regionali, con il suono della zampogna affidato al giovane Christopher Lampropoulos, che ha accompagnato canti legati alla tradizione siciliana e campana, tra cui Quanno nascette ninno. A impreziosire il finale, l’esibizione del coro Troupe Viva, che ha interpretato il celebre Hallelujah di Georg Friedrich Händel sotto la direzione del maestro Xiaoming Lan, regalando al pubblico un momento di forte intensità musicale.
Dal punto di vista artistico e organizzativo, È Natale anche qui porta una firma chiara e riconoscibile. Regia, scenografia e drammaturgia sono state curate da Santo Crisafulli, colonna portante dello spettacolo, che ha seguito ogni fase del progetto e ogni dettaglio della messa in scena, accompagnando i bambini in un percorso impegnativo ma ricco di significato. La sua presenza costante e la sua visione hanno permesso di tenere insieme un impianto complesso, dando forma a uno spettacolo che ha voluto essere prima di tutto un atto d’amore verso la comunità.
L’iniziativa ha potuto contare sul sostegno di enti istituzionali italiani e locali, con il patrocinio del Consolato Generale d’Italia a Sydney. “Come genitori, non possiamo che esprimere la nostra profonda gratitudine a Santo e Amelia Crisafulli e Lydia Donato per questo progetto. Vedere i nostri bambini impegnarsi - molti di loro alla seconda esperienza con la Bottega d’Arte Teatrale - nello studio della lingua italiana attraverso il teatro e la musica, con passione e dedizione, è stato emozionante”, hanno detto i genitori, sottolinenando che l’iniziativa ha dato ai bambini la possibilità di crescere culturalmente, ma anche di far nascere legami di amicizia con altri bambini bilingue che condividono le stesse radici.
In un periodo dell’anno carico di significati, È Natale anche qui ha ricordato come il Natale possa essere, anche lontano dall’Italia, un momento di incontro, memoria e condivisione. E quando a portarne il messaggio sono i bambini, con il loro impegno e la loro autenticità, il risultato è un’esperienza che lascia il segno.