WASHINGTON - La Casa Bianca ha annunciato che la visita sarà un’occasione dedicata, non un incontro ai margini di un vertice internazionale, segnalando la volontà di dare un peso sostanziale alla relazione bilaterale tra Australia e Stati Uniti.
Per Albanese sarà la prima occasione di un faccia a faccia con Trump dall’inizio del suo nuovo mandato a gennaio. I due leader erano già stati vicini a incontrarsi a giugno, in occasione del G7 in Canada, ma il presidente americano lasciò il vertice in anticipo per rientrare a Washington in seguito all’escalation di tensioni tra Israele e Iran.
Negli ultimi mesi il governo australiano aveva più volte ribadito che non si aspettava un incontro a margine dell’attuale Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ma che confidava in un bilaterale più avanti nell’anno. La conferma di Washington chiude quindi settimane di speculazioni sul fatto che Albanese non fosse ancora riuscito a fissare un appuntamento ufficiale con Trump, nonostante vari contatti telefonici.
Secondo fonti governative, l’incontro di ottobre potrebbe includere anche un’udienza nello Studio Ovale, segno dell’importanza attribuita all’alleanza con l’Australia in un momento di grande instabilità globale. L’agenda dovrebbe spaziare dalla cooperazione in materia di difesa, compreso il programma AUKUS per i sommergibili a propulsione nucleare, alla situazione in Medio Oriente e alla competizione strategica con la Cina nella regione Indo-Pacifico.
Nel frattempo, Albanese, al momento a New York per la settimana ONU, potrebbe avere l’occasione di un breve saluto a Trump durante il ricevimento di martedì sera, anche se la Casa Bianca ha precisato che saranno presenti oltre 100 leader mondiali e che ogni interazione sarà probabilmente di natura informale e molto rapida.
Per il primo ministro l’incontro di ottobre rappresenta una tappa cruciale per consolidare il rapporto personale con Trump, visto come elemento chiave per mantenere saldo l’asse tra Canberra e Washington. Dopo mesi di tentativi andati a vuoto, l’appuntamento nella capitale americana offrirà finalmente lo spazio per un confronto approfondito, in un momento in cui le sfide geopolitiche rendono ancora più vitale il coordinamento tra i due alleati.