ROMA - Ultima chiamata di Cia-Agricoltori al Parlamento per evitare l’approvazione di una “misura inaccettabile” sulla canapa alla vigilia dell’avvio in Aula a Montecitorio della discussione generale sul Ddl Sicurezza.  

Secondo la Confederazione si tratta di una misura “che vuole bloccare una delle filiere di eccellenza del Made in Italy agroindustriale, penalizzando fortemente gli agricoltori che in questi anni hanno investito soldi e lavoro nel settore”, denuncia l’associazione. 

La conferenza stampa “Salviamo la canapa industriale italiana” arriva a poche ore dalla discussione alla Camera sul Ddl Sicurezza che, tra i punti, intende vietare proprio la coltivazione, la lavorazione e la vendita delle infiorescenze della canapa industriale e dei suoi derivati. 

“Siamo di fronte a un intervento ideologico che rischia di annientare una filiera ad alto valore aggiunto e a trazione giovanile, con un enorme potenziale produttivo tra cosmesi, erboristeria, bioedilizia, florovivaismo, tessile e che già oggi vale 500 milioni di fatturato annuo e conta più di 10mila posti di lavoro in tutta Italia”, ricorda il presidente di Cia Fini. 

Per questo “ancora una volta vogliamo lanciare un appello a deputati e senatori affinché venga respinto il provvedimento contenuto nel Disegno di legge Sicurezza e si cominci, finalmente, un confronto approfondito con gli operatori del settore, a partire dalla convocazione del Tavolo di filiera della canapa presso il Ministero dell’Agricoltura. Lavoriamo insieme per valorizzare, e non affossare, un comparto in continua espansione che nulla ha a che fare con il mercato delle sostanze stupefacenti”, ribadisce.