Il progetto prevede le trivelle arrivare alla profondità di 10.520 metri nel terreno nel bacino del Sichuan, nel sud-ovest della Cina.
La regione è un’area importante per la produzione di gas e le analisi sembrano aver scoperto la presenza di una vasta riserva di gas naturale.
L’annuncio è stato fatto a distanza di poche settimane dall’inizio delle perforazioni nel bacino del Tarim, nella regione autonoma cinese nord-occidentale dello Xinjiang, dove le trivelle raggiungeranno la profondità pianificata di 11.100 metri.
Al momento del completamento dei lavori i due pozzi si collocheranno tra i più profondi mai scavati.
Il record spetta ancora all’ormai in disuso Kola Superdeep Borehole nel nord-ovest della Russia, un progetto di perforazione scientifica dell’era sovietica che richiese 20 anni per essere completato, arrivato alla profondità 12.262 metri.
La perforazione in profondità consente agli scienziati di saperne di più su come si è formata la Terra con la crosta che agisce come una linea temporale geologica dove vi rimangono incise le ere di formazione del pianeta.
Esistono inoltre, se non in primo luogo, gli incentivi commerciali, quali il poter attingere a riserve energetiche potenzialmente redditizie sepolte in profondità.
Entrambe le società coinvolte nei pozzi cinesi sono grandi conglomerati petroliferi statali.
Il progetto più recente nel bacino dello Sichuan è gestito da PetroChina Southwest Oil and Gasfield Co, una sussidiaria della China National Petroleum Corporation, una delle più grandi compagnie energetiche statali in Cina.
Dipingendolo come un’impresa dal “grande significato", la TV di stato cinese ha affermato che lo sforzo è volto a esplorare risorse sepolte nelle profondità, mentre “promuove il progresso della tecnologia di base e delle capacità delle attrezzature dell’ingegneria petrolifera e del gas cinese”.
“La perforazione rivelerà nuovi segreti dell’evoluzione sotto la formazione Sinian”.
A maggio, Sinopec Corp ha dichiarato di aver incontrato notevoli flussi di petrolio e di gas in un pozzo esplorativo nel bacino del Tarim a una profondità di 8.591 metri sotto la superficie, riferisce l’agenzia Reuters.
La Cina, la seconda economia del mondo e il più grande produttore di emissioni di CO2, ha un enorme fabbisogno energetico.
Il leader cinese Xi Jinping ha dichiarato che la sicurezza energetica futura è una priorità per la sicurezza nazionale.
Contenporaneamente la Cina è diventata un leader globale nelle energie rinnovabili, ed è sulla buona strada per raddoppiare la sua capacità di energia eolica e solare raggiungendo i suoi obiettivi di energia pulita per il 2030, con cinque anni di anticipo rispetto ai piani originali.