CANBERRA - La Coalizione è vicina all’annuncio di un futuro piano di riserva di quantitativi del combustibile, dando in cambio ai produttori un allentamento delle normative ambientali e di quelle che regolano le emissioni di CO2.
Fonti interne al Partito liberale hanno rivelato che Peter Dutton avrebbe dovuto annunciare questa misura durante la campagna elettorale, ma ora si ipotizza che, giovedì, potrebbe diventare un punto chiave del suo discorso di replica al bilancio.
È previsto che il Partito laburista risponderà immediatamente con la propria versione di un piano di riserva per aumentare l’offerta di gas nel mercato energetico della costa orientale.
Una riserva domestica è stata a lungo considerata rischiosa per gli investitori globali e per le compagnie energetiche, che hanno investito miliardi nelle infrastrutture di esportazione del gas. Tuttavia, con un governo di minoranza sempre più probabile, l’idea sta guadagnando consensi tra i parlamentari indipendenti.
La Coalizione annuncerà la sua misura di riserva insieme a una serie di promesse per “inondare” il mercato di gas entro il 2028, anno per il quale l’Australian Competition and Consumer Commission prevede una carenza di fornitura.
Gli esperti avvertono che una politica di riserva potrebbe fungere da sussidio implicito, reindirizzando il gas destinato all’esportazione a prezzi alti verso il mercato interno a prezzi più bassi.
Sebbene entrambi i maggiori partiti sostengano che le loro linee politiche di riserva si applichino solo ai futuri progetti di gas, l’industria si prepara a una battaglia sui dettagli.
Il piano del gas della Coalizione, parte organica del piano nucleare da 331 miliardi di dollari di Dutton, prevede l’uso del gas come fonte energetica temporanea mentre le centrali a carbone vengono chiuse.
Anche i piani energetici laburisti richiedono più gas per sostenere l’energia intermittente prodotta da eolico e solare.
Politiche di riserva del gas esistono già a livello statale, come nel Western Australia e nel Queensland, dove i nuovi sviluppi di sfruttamento includono un requisito vincolante per il consumo domestico.
Il leader dei Nazionali, David Littleproud, ha dichiarato che la Coalizione inonderà il mercato di gas, definendolo “l’unico input che può aumentare rapidamente l’offerta”.
“Gli altri, come centrali a carbone, nucleari o parchi eolici e solari su scala industriale, richiedono troppo tempo. Il gas può essere immesso nella rete in 12-18 mesi e ridurre i prezzi dell’energia, con un effetto a catena sui costi della spesa e sull’economia”.
Il primo ministro Anthony Albanese aveva criticato la “ripresa guidata dal gas” adottata dal precedente governo Morrison, affermando che non ha prodotto risultati e che la chiave è fornire certezze politiche al settore.
La senatrice della Tasmania, Jacqui Lambie, dopo aver criticato le misure di sussidio alle famiglie contenute nel budget in arrivo, ha sostenenuto che questi soldi finiranno nelle casse delle multinazionali dell’energia. Lambie, affiancata dall’altro indipendente David Pollock, ha detto di sostenere l’adozione di una politica di riserva del gas.