CANBERRA - Higgins aveva denunciato di non essere stata adeguatamente sostenuta dalla sua allora responsabile, la senatrice liberale Linda Reynolds, dopo aver dichiarato di essere rimasta vittima di stupro all’interno del Parlamento.
Diverse figure politiche, tra cui l’ex leader dell’opposizione Peter Dutton e la stessa senatrice Reynolds, avevano chiesto un’indagine approfondita sul risarcimento, sollevando dubbi e sospetti sulla rapidità con la quale si era conclusa la fase di mediazione e sull’esclusione della senatrice dal processo.
Peter Dutton aveva accusato il governo di “doppiezza” e di “inganno” nella gestione della vicenda, sottolineando la singolarità di una buonuscita compensativa così ingente.
Oggi la NACC ha dichiarato di aver condotto un’“indagine preliminare approfondita” senza riscontrare alcun elemento di corruzione. “Non ci sono elementi che indichino influenze indebite da parte di funzionari pubblici del Commonwealth nella gestione del risarcimento”, si legge nel comunicato.
La Commissione ha esaminato migliaia di documenti, emesso numerose richieste formali di produzione di documenti agli enti coinvolti e verificato che il processo si fosse basato su pareri legali indipendenti, già avviati durante il governo Morrison e confermati da quello Albanese.
Inoltre, è stato ritenuto normale che la conferenza di mediazione si sia conclusa in meno di un giorno, dato il lavoro preliminare svolto e l’intento di evitare ulteriori traumi a Higgins.
Infine, è stato chiarito che l’importo versato era inferiore alla cifra massima suggerita dal parere legale esterno indipendente.