FRIBURGO - “Chi tene ‘a mamma è ricco e nun ‘o sape”, recita una famosa poesia napoletana, ricordando con parole semplici ma incisive il valore incommensurabile della figura materna. Una verità che travalica confini culturali e geografici, motivo per cui la Festa della Mamma viene celebrata in ogni parte del mondo, e in modo particolare dalle comunità italiane all’estero, per le quali il legame affettivo con le proprie radici assume una dimensione ancora più intensa.
Anche quest’anno, la Comunità Italiana di Freiburg e Südbaden ha voluto onorare questa ricorrenza con un appuntamento che unisce spiritualità e convivialità, confermandosi come un presidio identitario e religioso per i circa quindicimila connazionali residenti nella regione del sud-ovest della Germania.
L’evento si è svolto lo scorso sabato, 10 maggio, nei locali adiacenti alla chiesa di Karsau, in Kapfbühlstraße 53, 79618 Rheinfelden (Baden), con una partecipazione numerosa e intergenerazionale, che ha visto la presenza di adulti, anziani e bambini. Il momento centrale della giornata è stata la celebrazione della Santa Messa, durante la quale si è pregato per tutte le madri, comprese quelle che non sono più in vita, in un clima di raccoglimento che ha ribadito la vocazione liturgica della missione cattolica italiana.
A seguire, i presenti si sono ritrovati per una cena comunitaria a contributo simbolico (10 euro per gli adulti, 5 per i bambini), arricchita da musica dal vivo e balli, in un’atmosfera familiare e accogliente che ha saputo coinvolgere partecipanti di tutte le età. Bambini, genitori e nonni si sono così ritrovati fianco a fianco, in un contesto che ha favorito l’incontro tra generazioni e il rafforzamento dei legami sociali.
Le tavole, adornate con tovaglioli e rose rosa, hanno conferito un tocco di cura e attenzione che riflette il lavoro costante dei volontari impegnati nell’organizzazione e nell’animazione degli eventi comunitari.
La Festa della Mamma, al di là della sua dimensione affettiva, ha assunto così un valore più ampio: quello di un momento di aggregazione, riconoscimento e partecipazione, in cui la comunità italiana si è ritrovata non solo per celebrare le proprie madri, ma anche per ritrovare se stessa, nella semplicità di una cena condivisa, nel sorriso di un bambino, in un ballo improvvisato che, per una sera, ha avvicinato tutti un po’ di più.