ADELAIDE – Lo scorso 21 marzo in tutta Australia si è festeggiato ‘Harmony Day’, a celebrare la multiculturalità che contraddistingue la nazione e in coincidenza con la Giornata Internazionale delle Nazioni Unite per l’Eliminazione della Discriminazione Razziale. Non è una giornata festiva ma è comunque molto sentita da tutte le comunità, compresa quella italiana. Diversi sono gli eventi che vengono organizzati, come il morning tea, concerti, fiere, festeggiamenti speciali nelle scuole, in un caleidoscopio di colori e costumi delle più diverse nazioni. Harmony Day fa parte di un programma del governo australiano per sottolineare l’importanza dell’inclusività nella nostra società; infatti, il motto dell’edizione 2024 è incentrato sul messaggio “Everyone belongs” – tutti fanno parte.

Venerdì 22 marzo il Salisbury Council ha celebrato in grande stile, come ogni anno, grazie anche a un’italiana, Mary Ceravolo, che lavora per la comunità più ampia presso il Comune e che di anno in anno organizza la giornata di festa. Appuntamento già alle 9.30am presso il Salisbury Community Hub, quando i partecipanti sono stati deliziati da musica spagnola suonata alla chitarra da Noni Espinosa. Alle 10am, una sfilata multietnica e multicolore, con decine di nazionalità diverse, attorno alla piazza. La parata era accompagnata dal suono dei tamburi e guidata da Mary Ceravolo. Non poteva mancare una delegazione italiana. Tantissimi anche i bambini. MC della parte ufficiale è stata Vesna Haracic. 

Dopo il Welcome to Country di Jack Buckskin, tra l’altro di origini italiane, ha preso la parola il sindaco, Gillian Aldridge, molto orgoglioso della sua comunità. È stata poi la volta di Zoe Bettison, ministro degli Affari multiculturali. Anche lei, con la famiglia, vive a Salisbury ed è felice e fiera della multiculturalità che contraddistingue la zona. Conclusa la parte ufficiale, si è festeggiato fino al primo pomeriggio, con bancarelle che vendevano cibo etnico e prodotti artigianali, a cura dell’Australian Refugee Association (ARA), a sostegno delle imprese locali gestite da persone che in passato hanno vissuto da rifugiati. Il cibo era tipico, dolce e salato, principalmente proveniente da Siria e Medio Oriente e c’era anche una bancarella che vendeva prodotti gluten-free. Variegato anche l’intrattenimento, con gli spettacoli di Farhan Shah e Sufi Oz, African Soul e i favoriti del pubblico, i Fijian Dancers. Ma anche danza butanese, delle isole Fiji, cambogiana, flamenco, danza del ventre, la danza del leone e non poteva mancare, come ogni anno ormai, lo spettacolo di Mira Sangregorio che, assieme a Noni Espinosa e Jukes Ukelele, ha cantato I am Australian, My Island Home e la Salisbury Song. Il Comune di Campbelltown, invece, ha celebrato sabato 23 marzo Harmony Day con l’evento Celebrate Multicultural Campbelltown. I residenti, e non, del Comune hanno trascorso quindi una giornata di comunità, con svariate attività culturali, tra cui artigianato, giochi, musica, danza, discorsi ispiratori e motivanti e varie dimostrazioni. Nei mesi precedenti Harmony Day, molti rappresentanti locali, di tutte le nazionalità, hanno partecipato a varie riunioni, per rendere la giornata speciale. Tra questi, Cathy Papandrea, marchigiana doc, che si occupa degli eventi del vicino Marche Club. Al sabato di festa ha preso parte anche Lino Cardone, che con la sua fisarmonica ha creato un’atmosfera allegra e danzante. Il Marche Club ha partecipato all’evento, proponendo una dimostrazione sulla preparazione delle olive ascolane, un piatto tradizionale marchigiano, tra l’altro gustosissimo e sempre molto apprezzato.