La scorsa domenica, 14 luglio, presso la chiesa di Santa Monica di Moonee Ponds, sono stati organizzati i festeggiamenti in onore della Divina Pastorella, patrona di Piminoro. 

Il 2024, in particolare, segna il trentunesimo anno che molti piminoresi di Melbourne si danno convegno presso questa chiesa per celebrare insieme con devozione cristiana e con particolare entusiasmo tale ricorrenza, proprio come si continua a fare al loro paesino in cima all’alto monte sovrastante Oppido Mamertina, in provincia di Reggio Calabria.

Questa festa annuale continua a essere per le famiglie piminoresi il ricordo più bello e gioioso del passato, che da oltre mezzo secolo li sostiene nella crescita e nell’adattamento sociale in Australia. Secondo Giuseppe (Joe) Timpano di Avondale Heights, che ha assunto il ruolo di coordinamento delle celebrazioni religiose annuali alla Divina Pastorella dopo la scomparsa di Tony D’Anna, questa ricorrenza religiosa suscita nei piminoresi di Melbourne quel senso di fiducia nell’avvenire, ispira in loro l’alimentare dell’amicizia e apre orizzonti di speranze a tutti coloro che, per ragioni di scarsità di lavoro e di opportunità socioeconomiche, 60 e 70 anni fa son dovuti emigrare in lontane terre come l’Australia. 

Joe Timpano, con convinzione, spiega: “Questa festa che noi piminoresi organizziamo da 31 anni, in onore e devozione alla Madonna, rappresentata dalla Divina Pastorella, è per noi un chiaro simbolo delle nostre tradizioni religiose che ricordiamo con tanta gioia per aver partecipato, da ragazzini, a quelle del nostro paese, prima di emigrare e che ancor oggi continuiamo a organizzare qui con le nostre famiglie. 

E oggi, anche con questo maltempo fuori, siamo qui a rivivere e a rappresentare la nostra comunità piminorese con orgoglio e soddisfazione attraverso le nostre varie attività professionali. 

Spesso ci viene facile pensare che il nostro raggiungimento professionale e sociale lo dobbiamo in gran parte alla nostra fede e attaccamento verso la Madonna. Molti di noi, in cuor nostro, credono che la nostra Divina Pastorella ci abbia aiutati a superare tutte quelle difficoltà, prima del distacco iniziale dalla nostra terra e quindi all’inserimento e adattamento in un nuovo e generoso Paese come l’Australia. 

Quindi per noi piminoresi, la festa della Pastorella è anche un momento gioioso di incontro delle famiglie e di stare insieme in spirito di amicizia e affetto, e a rinsaldare i vincoli e l’unità fra noi piminoresi e a tenere lontani le discordie e le divisioni”.  

Seppur la giornata invernale fosse molto fredda, nella chiesa di Santa Monica, così tanto cara agli italiani di Moonee Ponds, il calore umano e spirituale della Santa Messa - celebrata in italiano dal vescovo ausiliario Terence Curtin, assistito dal parroco padre Anthony Doran e dall’assistente padre Joseph Nguyen e cantata dai coristi della chiesa - è stata motivo di profonda gioia interiore e conforto all’animo di tutti, anziani e giovani. 

Anche se in questa occasione la Madonna assume le sembianze di una giovane pastorella che sostiene in braccio il Bambin Gesù circondata da cinque pecorelle, perciò Divina Pastorella, per come è rappresentata nella bellissima statua dal famoso scultore Giuseppe Stuflesser di Ortisei (Bolzano), nel suo interessante panegirico, il Vescovo ha fatto riferimento alla Madonna quale messaggera di Gesù e soccorritrice dei fedeli nel mondo. 

Dopo la Santa Messa e il tradizionale incanto (contesa) della statua fra i due gruppi, “massari e contadini”, la statua è stata spostata solo in chiesa, mentre la Banda Musicale Italiana “V. Bellini”, sotto la guida del maestro Jason Vella, eseguiva canti e inni sacri alla Madonna. 

A conclusione della benedizione eucaristica, il comitato ha invitato tutti i convenuti in un salone di ricevimenti del Reggio Calabria Club di Parkville, per offrire loro un ricco rinfresco che ha segnato la conclusione di una settimana di preghiere e adorazione alla Madonna e le celebrazioni annuali per la Divina Pastorella.