L’eccesso di radicali liberi nel nostro organismo è il responsabile dell’insorgere dello stress ossidativo e, di conseguenza, di stanchezza che, in casi più seri, può diventare cronica. Ma perché i radicali liberi in eccesso provocano stanchezza? Se prodotti in piccole quantità, hanno un ruolo positivo (per esempio collaborano con il sistema immunitario) ma, se prodotti in grande quantità e non contrastati dal nostro sistema detox antiossidante innato, diventano dannosi per l’organismo. Se sono troppi iniziano, come delle fionde impazzite, a colpire tutte le strutture cellulari, dalla membrana al DNA, mandando in tilt il sistema e alimentando ulteriormente l’infiammazione.

È il caso, per esempio, della fibromialgia. La carenza della giusta quantità d’ossigeno nel corpo determina una scarsa assimilazione delle sostanze nutrizionali degli alimenti e un accumulo di sostanze nocive, le tossine, nel nostro organismo. La presenza di un numero eccessivo di radicali liberi comporta quindi la presenta di sintomi quali debolezza generale e stanchezza, ma anche vertigini, depressione, perdita di memoria, invecchiamento precoce, irritabilità, problemi circolatori, cattiva digestione, dolori e disturbi muscolari, artriti e complicazioni bronchiali. È quindi importante capire come intervenire con una buona alimentazione, ricca di vitamine e minerali antiossidanti.

Tra le vitamine, ricordiamo in particolare la vitamina A e la vitamina C: con il termine “vitamina A” si individuano un gran numero di sostanze con effetti biologici simili al retinolo; in particolare composti di origine animale, chiamati retinoidi, e di origine vegetale, chiamati carotenoidi. Un’importante fonte di vitamina A è il tuorlo d’uovo, mentre per i vegetali si hanno buone concentrazioni in verdure a foglia verde e in frutta e verdura di colore rosso-arancione (carote, zucca, albicocche, peperoni, pomodori ecc.), fonti di carotenoidi e beta-carotene. Ritroviamo invece la vitamina A come retinoide, oltre che nelle uova, negli alimenti di origine animale (carne, pesci, frattaglie ecc.).

La vitamina C è uno dei micronutrienti che cooperano al corretto funzionamento del nostro organismo, in particolare sono noti i suoi effetti antiossidanti e immunostimolanti.Tra i cibi a più alto contenuto di vitamina C ricordiamo alcuni frutti (uva, ribes, papaya, ananas, fragole, melone, mango, lamponi, mirtilli, kiwi) e sicuramente una menzione a parte meritano i famosi agrumi (arance, mandarini, limoni, pompelmi ecc.); fra le verdure invece peperoni, broccoli, cavoli, cavolini di Bruxelles, cavolfiori, spinaci, cime di rapa, verdure a foglia verde, zucca, pomodori. Buona concentrazione anche nelle patate, specie se novelle, e in alcune spezie come il prezzemolo.