CANBERRA – Il ministro degli esteri, Penny Wong, si recherà a Timor Est, questa settimana, mentre sale la pressione tra le due nazioni per lo sfruttamento dei ricchi giacimenti di gas, e la possibilità che il governo timorese possa chiedere assistenza alla Cina per la costruzione di un gasdotto lungo la costa.

Si tratta della prima missione di Wong a Dili dall’insediamento del governo laburista a Canberra, e farà seguito a una tappa a Papua Nuova Guinea.

Intanto, il presidente timorese, Jose Ramos-Horta, il mese prossimo sarà a Canberra per un incontro con il primo ministro, Anthony Albanese.

Il premio Nobel per la pace è stato oggetto di critiche, la settimana scorsa, per aver consegnato un’onorificenza a un comandante dell’Esercito indonesiano in pensione, collegato ad abusi dei diritti umani durante l’occupazione indonesiana di Timor Est.

Ma è il futuro del progetto Greater Sunrise, per lo sfruttamento dei giacimenti di gas e petrolio nel mar di Timor, che preoccupa il governo di Dili, che insiste che venga convogliato lungo la costa meridionale di Timor Est e non a Darwin, la meta preferita dal partner del progetto Woodside Energy.

In un’intervista concessa ai quotidiani del gruppo Nine (The Age e The Sydney Morning Herald, ndr), lo scorso maggio, Ramos Horta ha detto che è nell’interesse strategico australiano appoggiare la costruzione del gasdotto a Timor Est, sollecitando Canberra a sostenere lo sviluppo di infrastrutture per mantenere valori “pro occidentali e pro Australia” con i ‘vicini di casa’.

Recentemente Ramos-Horta è stato ancora più esplicito, mettendo in guardia, in un’intervista a The Guardian Australia, che Timor Est potrebbe considerare di sollecitare un investimento cinese al posto di Woodside, che ha il 33,44 % delle azioni del progetto Greater Sunrise, ma che non appoggia la trasformazione di gas e petrolio a Timor Est.

Analisti sostengono che la più giovane nazione del Sud-est asiatico stia sfruttando il crescente desiderio di Pechino di aumentare i propri progetti nella regione per far leva sull’Australia e ottenere lo sviluppo del gasdotto dal quale dipende il futuro economico di Timor Est.

La Cina, finora, non ha espresso alcun interesse per lo sfruttamento dei giacimenti di gas e petrolio, ma alcune aziende a partecipazione statale hanno investito in progetti a Timor Est, quali la costruzione di autostrada e di un nuovo porto, e il ministro degli Esteri, Wang Yi, ha firmato un nuovo accordo con il governo di Dili, lo scorso giugno, per digitalizzare i servizi di trasmissione radiotelevisiva di Timor Est.

Prima del suo arrivo a Dili, Penny Wong farà tappa a Port Moresby, dove la Cina ha già tentato di aumentare la propria influenza.
Ramos-Horta incontrerà il primo ministro, Anthony Albanese, il prossimo 7 settembre, e l’ambasciatrice timorese a Canberra, Ines Maria de Almeida, ha confermato che il gasdotto sarà uno dei temi di discussione dell’incontro.