SYDNEY - Hanno deciso di intraprendere un viaggio per far capire che non esistono Paesi pericolosi. Ora sono in carcere, ormai da più di dieci settimane. È la brutta storia di Jolie King e Mark Firkin. È questa l’identità della coppia di turisti australiani arrestati in Iran nei giorni scorsi.
La colpa dei blogger di Perth è aver fatto volare un drone, per girare filmati da caricare sul loro blog, nei pressi di Teheran. Nella Repubblica islamica è infatti vietato fare riprese aeree senza un’autorizzazione. “Siamo appena arrivati in Iran e abbiamo piantato la tenda su una collina vicino alla capitale. È piuttosto bello”, è stato il loro ultimo messaggio.
La coppia ha lasciato l’Australia nel 2017. Da due anni stava girando l’Asia con una Toyota Land Cruiser raccontando la loro avventura sul web. Su Instagram - il loro profilo è The Way Overland - hanno accumulato oltre 22mila follower.
Assieme a Jolie King e Mark Firkin si trova, da almeno un anno, nello stesso carcere di Evin a Teheran, Kylie Moore-Gilbert: un’accademica della Melbourne University, anche lei come Jolie King con doppia cittadinanza britannica e australiana.
Le autorità australiane stanno seguendo da vicino la vicenda. Il ministro degli Esteri, Marise Payne, ha rivelato di essersi già incontrata con alti funzionari del governo iraniano per chiedere l’immediata liberazione dei tre cittadini australiani: “Non abbiamo alcuna ragione per pensare che questi arresti siano legati alle sanzioni ONU o ad altri problemi internazionali legati all’Iran, ad esempio, sul programma nucleare iraniano”, ha detto in Parlamento il ministro.
“Le nostre famiglie sperano di vedere Mark e Jolie a casa in sicurezza il più presto possible”, hanno detto i parenti in una dichiarazione rilasciata tramite il ministero degli Esteri.