Fra le mille curiosità italiane c’è l’affascinante Festa dei Serpari, un evento insolito che si svolge ogni anno il 1° maggio a Cocullo, un piccolo paese abruzzese in provincia dell’Aquila.
Questa festa onora San Domenico di Sora, il santo patrono locale, venerato per la sua protezione contro i morsi di serpente, il mal di denti e la rabbia. La celebrazione è un'affascinante miscela di devozione cristiana e antichi rituali pagani.
Le origini della festa risalgono all’epoca precristiana, in particolare, secondo molti esperti, al culto di Angizia, una dea venerata dal popolo dei Marsi, nota per le sue pratiche curative che coinvolgevano i serpenti.
Con l’avvento del cristianesimo, questi riti pagani vengono integrati nella venerazione di San Domenico, monaco benedettino che, secondo la leggenda, proteggeva gli abitanti del luogo da serpenti velenosi e altri pericoli.
I preparativi per la festa iniziano a marzo, quando i maneggiatori di serpenti locali, noti come ‘serpari’, iniziano a catturare serpenti non velenosi come il cervone, il saettone o il colubro di Esculapio, e la biscia dal collare barrata. Questi serpenti vengono conservati con cura fino al giorno della festa.
Il 1° maggio, i festeggiamenti iniziano con una Messa nella Chiesa di San Domenico. Dopo la funzione, una statua del Santo viene adornata con i serpenti precedentemente raccolti e poi portata in processione per le strade del paese. Anche i ‘serpari’, insieme agli altri partecipanti, si drappeggiano con i serpenti, creando uno spettacolo suggestivo e simbolico.
Un importante rituale prevede che i partecipanti tirino con i denti una catenella che si trova nella chiesa, una pratica che si ritiene protegga dal mal di denti per l’anno successivo.
La festa attira migliaia di visitatori, trasformando il paesino di 200 abitanti in un vivace centro di attività culturali e religiose. Dopo la processione, i serpenti vengono rilasciati nel loro ambiente naturale, assicurando così che la tradizione continui senza danni per gli animali.
La Festa dei Serpari è una testimonianza della duratura fusione di antiche tradizioni e credenze cristiane, offrendo uno sguardo unico sulla ricca storia culturale italiana.