La Festa di Sant’Eurosia ha celebrato quest’anno la sua 38esima edizione, riunendo centinaia di membri della comunità d’origine abruzzese per una giornata all’insegna della memoria e di un’identità culturale forte, che resiste al tempo e ai cambiamenti della società.
Come consuetudine, con un discorso d’apertura, è stato il presidente del Club Italia, Ben Sonego, a dare inizio all’evento, ricordando il significato profondo di questa celebrazione. “La Festa di Sant’Eurosia non solo celebra la festa patronale di Sant’Eurosia, ma anche il suo martirio – ha spiegato –. Fu una donna cosciente, che seppe scegliere e salvare la propria fede”.
Secondo la leggenda, Eurosia fu una nobildonna promessa in sposa a un moro.Scappò e si rifugiò in una grotta, ma fu scoperta, trascinata fuori per i capelli e martirizzata nell’anno 880.
Il presidente del Club Italia ha poi raccontato che “venne proclamata Santa da Papa Leone XIII nel 1902”, sottolineando come la devozione popolare abbia associato la santa alla protezione della campagna da tempeste, alluvioni e siccità.
L’atmosfera spirituale della giornata è stata rafforzata dalla messa celebrata da padre Marcello Pamintuan, seguita da un commosso minuto di silenzio in onore dei membri e amici scomparsi nel corso dell’anno, un momento toccante che ha unito i presenti nel ricordo e nella gratitudine verso chi ha contribuito a costruire la comunità nel tempo. Anche Guerino Speranza, presidente del Comitato Sant’Eurosia e figura centrale nella storia della festa, ha enfatizzato l’importanza di questo momento commemorativo con un discorso che ha ripercorso brevemente la storia di questa celebrazione. “Organizzo la Festa di Sant’Eurosia da 38 anni. Tutto è cominciato quando Antonio Giansante e il suo gruppo di membri da Rosciano mi chiesero di organizzare una giornata per celebrare la loro Santa patrona – ha ricordato con emozione – e oggi siamo qui, a celebrare il 38esimo anniversario della Festa di Sant’Eurosia”.
Nel suo intervento, Speranza ha ricordato come questa festa, oltre ad avere un valore religioso, sia diventata uno spazio di coesione culturale e linguistica: “Oggi non celebriamo solo Sant’Eurosia, ma ci impegniamo con la nostra comunità per promuovere la lingua e la cultura italiana”.
Il presidente del comitato di Sant’Eurosia ha ricordato anche il ruolo della cucina, protagonista negli anni di questo evento: “Il primo menù tradizionale prevedeva salsicce di maiale e fegato cotte nel vino bianco, porchetta e arrosticini. Nel tempo si è evoluto con spaghetti alla Napoletana, porchetta, cosce di pollo e dessert”, ha spiegato Speranza, evocando la convivialità che ha sempre accompagnato l’evento.
L’intrattenimento è stato garantito da artisti dell’Elizabeth Sonego Music Group e la musica da ballo di John Vadala e Tony Gagliano, con la partecipazione del soprano Michael Ryan.
Un ringraziamento speciale è stato rivolto anche alla stessa Elizabeth Sonego, responsabile per l’organizzazione artistica.