Si è conclusa con un forte e caloroso abbraccio collettivo la storia del ristorante italiano “La Giara” nella piazza dell’Italian Forum di Leichhardt.

La notizia della sua chiusura è rimbalzata sui social media creando un’ondata di affetto con messaggi di ringraziamento e di supporto per i proprietari Mario e Gina Di Francesco e la loro figlia Josephine, per il loro servizio impeccabile durante i 25 anni d’attività, la qualità dei prodotti e per la loro generosa ospitalità.

L’inizio dell’attività dei Di Francesco nella piazza, è coinciso con la nascita dell’Italian Forum nel 1999. L’idea di spostare la loro attività di delicatessen a Leichhardt è nata per caso ancora prima che il complesso residenziale fosse costruito. Il progetto sulla carta sembrava molto promettente con la previsione di un notevole movimento di pubblico grazie a gruppi di turisti in visita, le attività nel Centro Culturale e nella piazza, la biblioteca pubblica, i mercatini e la folta presenza di residenti.

Questa entusiasmante presentazione convinse Gina e Mario a fare il grande passo e di spostare la loro attività nella piazza dell’Italian Forum, all’inizio adibendo parte dello spazio a caffè e il resto per la vendita di piatti pronti di gastronomia da asporto. Il ristorante “La Giara” invece iniziò la sua attività vera e propria solo l’anno successivo. Situato in un angolo al fondo della piazza “La Giara” è stato testimone, a volte vittima e molto spesso protagonista, dei momenti belli e meno belli, delle vicissitudini e degli alti e bassi lungo tutta la parabola, purtroppo discendente, dell’Italian Forum.

Ha affrontato molte sfide durante questi anni, reagendo alle difficoltà con caparbietà e orgoglio, ma ora, data l’incertezza sul futuro del complesso residenziale, è arrivato il momento di dire addio.

A detta dei proprietari i primi dieci anni sono stati ottimi con un buon successo commerciale e un buon afflusso di pubblico.

Lo spirito che animava la piazza era molto positivo, si poteva contare sulla collaborazione e il supporto dei vari componenti che governano il complesso residenziale e commerciale.

Purtroppo, però, le promesse fatte non si sono mai realizzate, e la grande visione positiva che aveva spinto molti a investire nella piazza è andata lentamente, ma inesorabilmente offuscandosi. La piazza da luogo piacevole d’incontro e di condivisione si è trasformata in un cortile condominiale dove litigiosità, egoismi e concorrenza hanno prevalso. Ma la grande delusione per “La Giara” è stata la mancanza di supporto da parte delle autorità.

Come quelle comunali che si sono sempre tenute a distanza non avendo giurisdizione nella piazza essendo questa una proprietà privata, e le entità italiane, che dovrebbero farsi carico della promozione della piazza, sono rimaste per troppo tempo inerti. Uno dopo l’altro i ristoranti hanno chiuso, mentre “La Giara” umile, molte volte messo all’angolo e in difficoltà dalla concorrenza, era riuscito, almeno fino ad ora, a rimanere attivo, ultimo e unico autentico ristorante italiano nella piazza. A Gina Di Francesco che si è battuta sempre per ciò che considera giusto e importante a fianco della sua famiglia e con l’aiuto costante di sua figlia Josephine, il volto solare e accogliente del ristorante, di questa lunga e altalenante esperienza rimane la certezza di aver raggiunto comunque un successo a livello personale.

“La Giara”, il cui nome è ispirato a una famosa commedia di Luigi Pirandello, vede quindi calare il sipario sulla sua attività. Il ringraziamento di tutta la comunità va a Mario, a Gina e Josephine, che in un quearto di secolo hanno accontentato migliaia di soddisfatti avventori, celebrato centinaia di matrimoni e feste familiari, dato felicità e servito buon cibo casalingo agli affezionati clienti e siamo sicuri mancherà a tutti.