BUENOS AIRES - In occasione della visita istituzionale della senatrice Licia Ronzulli, le rappresentanze diplomatiche italiane, insieme ai Comites, hanno organizzato una serata al Circolo Italiano, per promuovere la cucina italiana. Titolo “Sviluppo e promozione del territorio”.
La vicepresidente del Senato italiano è arrivata a Buenos Aires per la missione “Argentina sud del mondo”, dove questa settimana ha visitato la Borsa del commercio di Buenos Aires, il Parlamento e la Legislatura della Città di Buenos Aires dove ha partecipato al convegno “Impresa e sport come motore di crescita sociale ed economica e come strumento per la public diplomacy”.
La missione è stata organizzata dall’associazione I sud del mondo nell’ambito delle proprie attività di internazionalizzazione e ha visto la collaborazione del senatore del Maie Mario Borghese, eletto nella circoscrizione America del Sud e presidente del gruppo di amicizia Italia-Argentina. L’obiettivo dell’iniziativa è potenziare il dialogo tra due Paesi che le tradizioni, la storia, le affinità culturali e una sensibilità comune hanno reso sempre vicini.
L’evento al Circolo Italiano è stato invece occasione per presentare i progetti sviluppati per il programma di turismo delle radici, che continua ad essere promosso con forza dal governo italiano.
“Si tratta di una opportunità per preservare le tradizioni locali e dare nuova vita a quei piccoli centri spesso dimenticati – ha spiegato la senatrice, affiancata da Giuseppe Galati, direttore de I sud del mondo –. Una straordinaria occasione culturale ma anche economica per valorizzare le nostre filiere produttive”.
Francesco Trebisonda, direttore commerciale di Italia Aon Spa, il senatore Mario Borghese, la senatrice Licia Ronzulli, la soprano Maria Eugenia Caretti, Aldo Caretti, presidente dell'Unione Ossolana e il musicista Damian Baez di Sol Lirica.
All’incontro erano presenti anche l’Ambasciatore Fabrizio Lucentini, il Console Carmelo Barbera, l’onorevole Franco Tirelli, deputato del Maie, e lo stesso Mario Borghese.
Il fulcro dell’incontro è stata la promozione della cucina italiana come Patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Nel 2023, il ministero dell’Agricoltura e della sovranità alimentare e il ministero della Cultura hanno lanciato la candidatura con il titolo “La cucina italiana tra sostenibilità e diversità bioculturale” e per la fine di quest’anno è atteso il verdetto dell’Unesco, basato sul voto di altri 24 Paesi.
“La cucina è un patrimonio economico dell’Italia anche se spesso ce lo dimentichiamo e vale circa settanta miliardi di export ogni anno, con un apporto sul Pil di oltre trecento miliardi all’anno – ha ricordato l’Ambasciatore -. La cucina fa parte della nostra cultura come espressione del territorio, in tutta la sua varietà. È importante promuoverla, soprattutto in Argentina, dove la cultura italiana ha influito molto, soprattutto in campo culinario, e dove l’aggregazione sociale nasce dal mangiare insieme”.
L’Ambasciatore ha poi consegnato, insieme alla senatrice Licia Ronzulli, un riconoscimento agli chef Paolo Spertino (propietario del ristorante Renatto), Juan Pablo Padrevita (alla guida della pizzeria Nuvola e della Scuola Pizzaioli) e Luigi Lavarone (pizzaiolo di Napulè), e all’imprenditore Gino Leal (socio della franchigia Paesano), per il loro apporto alla cucina italiana in Argentina.
Il ballerino Guillermo Boccardo, il senatore Franco Tirelli e la coreografa Mariel Pitton Straface.
Nello spirito invocato dall’iniziativa, la serata è proseguita con un buffet di specialità italiane preparate dallo chef Paolo Spertino e con performance di diversi artisti musicali, che hanno dato dimostrazione della ricchezza del patrimonio culturale italo-argentino.
Mariel Pitton Straface (direttrice artistica del balletto Radici e partecipante molto attiva delle associazioni delle collettività calabresi e friulane) e Guillermo Boccardo hanno ballato sulle note di tango di Astor Piazzolla. La soprano Maria Eugenia Caretti (che fa parte dell’associazione Unione Ossolana) ha incantato il pubblico con la sua voce, intonando arie delle opere di Verdi.
Il gruppo di ballo Radici con alcuni membri della delegazione e altri invitati del Circolo.
La festa si è poi conclusa con la presentazione del gruppo di ballo Radici, cha ha fatto saltare tutti i presenti, di ogni età, al ritmo della tarantella, per poi finire la festa con grandi classici della musica italiana, che tutti hanno cantato con grande entusiasmo.
Tra gli invitati c’erano i soci e la commissione direttiva del Circolo Italiano e molte altre persone appartenenti alle associazioni italiane che, come sottolineato dall’Ambasciatore Lucentini, “sono lo scheletro della nostra collettività”.