MELBOURNE – È stato un piacere passeggiare tra quelle costruzioni di mattoni rossi con Rosa Paladino, l’insegnante di italiano della scuola, a farmi da Cicerone, in occasione della Giornata italiana del 3 novembre scorso.
Le attività, come spesso accade, sono state coordinate dagli insegnanti della scuola aiutati dai genitori che, con tanta buona volontà, hanno messo a disposizione il proprio tempo, per assicurare il successo dell’evento.
Nello spazio adibito a campo di bocce ho trovato Federico, il papà di uno studente, intento a spiegare le regole ai ragazzi che lo ascoltavano attenti. Nella biblioteca della scuola, intanto, i più piccoli erano rapiti dalla storia dei migranti italiani, raccontata da Roberto ‘il controllore’.
In una delle aule, un gruppo ballava la tarantella mentre in cortile si disputava una popolatissima partita di calcio.
In attesa dei crostoli per la merenda, il gruppo dei bambini più piccoli ha preparato la pasta fresca, facendo a gara per chi riusciva a produrre le tagliatelle più lunghe, sotto gli occhi divertiti di genitori infarinati.
Nel frattempo, Rosa Paladino faceva la spola tra un’attività e l’altra per assicurarsi che tutto procedesse senza intoppi e che gli studenti si divertissero.
Piccoli Michelangelo hanno disegnato stesi sotto i banchi per provare la stessa fatica e difficoltà del Maestro; mentre nella classe di fianco, un altro gruppo di studenti riproduceva, con il cartoncino, il burattino di Pinocchio.
La pizza arrivata all’ora di pranzo è stata una sorpresa e una pausa gradita per grandi e piccini, prima di riprendere le attività della giornata, conclusa con visi allegri e soddisfatti.