ROMA - Da sempre terreno di scontro tra centrodestra e centrosinistra, la giustizia sarà il ‘fronte’ caldo anche del prossimo autunno. Dalla riforma costituzionale sulla separazione delle carriere dei magistrati fino al caso Almasri, passando per la possibile riforma del sistema della custodia cautelare fino alle vicende giudiziarie che riguardano esponenti politici di primo piano, come la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, sono infatti molti i dossier in campo che potrebbero rendere rovente la ripresa dei lavori dopo la pausa estiva.
Dopo l’archiviazione della posizione relativa alla presidente del Consiglio e la richiesta di autorizzazione nei confronti dei ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi e del sottosegretario Alfredo Mantovano, per il caso della scarcerazione e del rimpatrio con volo di Stato del torturatore libico Almasri, il dossier sarà al centro dei lavori della Giunta di Montecitorio. Ma sarà l’Aula a pronunciare l’ultima parola. Già alla ripresa dell’attività a settembre, la Giunta per le autorizzazioni della Camera dovrà riunirsi per valutare le carte giunte dal Tribunale dei ministri. Il presidente Devis Dori, di Avs, ha riunito i primi di agosto l’ufficio di presidenza che, all’unanimità, ha stilato il calendario: entro la fine di settembre sarà pronta la relazione della Giunta per l’Aula.
Si svolgeranno almeno cinque sedute, con l’invito ai due ministri e al sottosegretario a fornire i loro chiarimenti. Sia la Giunta sia l’Aula esprimeranno tre voti distinti, con voto palese in Giunta e voto segreto in Aula.