BUENOS AIRES – Un tribunale federale di San Martín ha disposto la sospensione del decreto presidenziale che ordinava la dissoluzione della Direzione nazionale della viabilità (Dnv), segnando un importante stop alle politiche di austerità del governo di Javier Milei.
La misura cautelare, promossa dal Sindacato dei dipendenti della viabilità nazionale (Sevina), vieta al Potere Esecutivo di intraprendere qualsiasi azione amministrativa derivante dal Decreto 461/2025 per un periodo di sei mesi, incluse ricollocazioni, trasferimenti, licenziamenti o soppressione di strutture.
Gli argomenti alla base della sentenza giudiziaria
La giudice federale Martina Isabel Forns, a capo del Tribunale federale civile, commerciale e contenzioso amministrativo n. 2 di San Martín, ha motivato la sua decisione con la necessità di tutelare i diritti dei lavoratori di Vialidad nacional. La magistrata si è incentrata sul principio dell’irrinunciabilità dei diritti e sulle condizioni di lavoro stabilite da norme collettive e convenzioni dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Oil), che, secondo il suo giudizio, lo Stato non può modificare unilateralmente.
La sentenza osserva che l’articolo 32 del decreto di Milei, stabilendo una “data di scadenza” per la stabilità del personale, viola le garanzie lavorative vigenti. Inoltre, la giudice ha criticato la subordinazione delle decisioni sul personale al ministero della Deregolamentazione, guidato da Federico Sturzenegger, sottolineando che ciò comporta un margine di discrezionalità incompatibile con la stabilità lavorativa e con i diritti sindacali.
La risoluzione ha anche evidenziato la vulnerabilità sociale dei lavoratori e il possibile pregiudizio a diritti di natura alimentare in caso di licenziamenti massivi o modifiche unilaterali delle condizioni di lavoro. La giudice ha ritenuto che esistessero “circostanze gravi e oggettive” che giustificavano la misura cautelare per “evitare danni irreparabili e preservare lo status quo fino alla risoluzione della questione di merito”. Tuttavia, non si è pronunciata sulla nullità o incostituzionalità del decreto, rinviando tale valutazione a un esame più approfondito.
Reazioni e prossimi passi
La decisione del tribunale è stata accolta con ottimismo dal sindacato Sevina. Emilia Mcnamara, segretaria generale, ha espresso “una gioia immensa” e ha affermato che la misura rappresenta “un sostegno legale alla nostra lotta per la legalità, la stabilità lavorativa e la continuità istituzionale” di Vialidad Nacional. Ha sottolineato che l’ente è stato creato da un decreto-legge e che, in quanto ente autarchico, non può essere sciolto unilateralmente.
Il governo aveva annunciato lo scioglimento di Vialidad nacional all’inizio di luglio, insieme alla Comisión nacional del tránsito y la seguridad vial e all’Agencia nacional de seguridad vial, con l’obiettivo di trasferirne le funzioni al ministero dell’Economia. La misura è stata formalizzata attraverso il Decreto 461/2025.
Ora, il potere esecutivo ha la possibilità di presentare ricorso contro la sentenza davanti alla Camera Federale di San Martín. La sospensione giudiziaria del decreto apre un nuovo capitolo nello scontro tra il governo di Javier Milei e le organizzazioni sindacali, con la stabilità occupazionale e la ristrutturazione dello Stato al centro del dibattito.