CANBERRA - Il ministro del Tesoro Jim Chalmers ha ricevuto un severo avvertimento da Michele Bullock, governatrice della Reserve Bank of Australia (RBA), sui potenziali effetti inflazionistici delle promesse di spesa prima delle elezioni.

Nella sua dichiarazione di ieri, Bullock ha lasciato aperta la possibilità di ulteriori rialzi dei tassi di interesse, mettendo in guardia contro le politiche di spesa eccessiva in vista delle elezioni federali.

Il monito viene diffuso mentre il primo ministro Anthony Albanese è pronto a dichiarare ai leader aziendali che, dopo due anni di sacrifici economici, il peggio dell’inflazione sembra ormai superato. Da parte sua, Bullock ha sottolineato che la pressione inflazionistica rimane “notevole” e che “non si può escludere nulla” riguardo agli aumenti dei tassi.

“Quando parlo con il ministro del Tesoro, so che è pienamente consapevole delle implicazioni inflazionistiche delle sue politiche”, ha affermato Bullock, aggiungendo che è cruciale considerare come l’inflazione stia pesando sulla popolazione.

Questo avvertimento sollecita tutte le parti politiche a contenere le promesse di spesa elettorale, che potrebbero mantenere l’economia troppo “calda” per riuscire a ridurre l’inflazione al livello obiettivo della RBA (2-3%). Secondo le stime della banca, questo traguardo potrebbe essere raggiunto in modo “sostenibile” solo entro il 2026, suggerendo che i tagli ai tassi non saranno possibili prima del prossimo anno.

Dopo la sconfitta del Partito laburista in Queensland, Chalmers ha chiarito che le prossime elezioni federali non riserveranno una “pioggia di spesa pubblica”. Tuttavia, Albanese ha già promesso 16 miliardi di dollari volti a rimuovere una frazione del debito studentesco (HECS), una misura accolta dall’opposizione come una “spesa irresponsabile” che rischia di prolungare il periodo di inflazione elevata.

Bullock ha inoltre avvertito che sono emersi “rischi al rialzo”, vale a dire la possibilità che l’inflazione e la crescita economica siano state sottostimate dalla Banca centrale. Nell’ultimo anno, l’aumento della spesa federale e statale ha costretto la RBA a rivedere al rialzo le sue previsioni dei consumi pubblici più volte, in gran parte a causa dei pacchetti di misure contro il caro vita.

Secondo Angus Taylor, portavoce dell’opposizione in materia di Economia, la situazione inflazionistica è destinata a peggiorare, ed ha affermato che saranno necessari altri due anni per riportare l’inflazione all’obiettivo fissato.